Apparato riproduttivo femminile e inseminazione (Vacche e scrofe)

bovino
L'apparato riproduttivo contraddistingue il sesso maschile da quello femminile, nelle capre ci possono essere soggetti ermafroditi.
L'apparato riproduttivo produce dei gameti grazie alle gonadi.

Suino
L'apparato riproduttivo femminile è formato da una zona esterna detta vulva, in cui sono presenti due labbra vulvari e una rima, poi c'è la vagina che è lunga 10-15 cm e fa da ponte tra l'interno, l'utero e l'esterno la vulva. Nel pavimento della vagina c'è il meato urinario.
Procedendo in senso caudo-craniale abbiamo l'utero vero e proprio, quello più caudale è la cervice, poi c'è il corpo e infine le corna.
La cervice ha due fori un osteocervicale interno e uno esterno, essa è una formazione fibrosa da 8 a 15 cm dove all'interno ci sono 4-5 grosse pieghe.
Il corpo dell'utero che a riposo è grande come una mano, quando è alla fine della gravidanza contiene il vitello più la placenta (circa 80 - 100kg).
Le corna dell'utero sono 2 e finiscono con le salpingi che vanno a mettersi in contatto con le ovaie.
La fimbria è un velo che avvolge totalmente o quasi l'ovario.
La fecondazione vera e propria avviene nelle salpingi, nelle ovaie ci sono dei follicoli che contengono gli ovuli.
Si può riconoscere che una vacca o una scrofa è in calore tramite il loro comportamento (manifestazioni estrali) come ad esempio nel caso delle vacche, muggiscono di più, secernono un liquido trasparente dalla vagina, tentando di imitare il salto del toro, camminano di più... Nel caso dei suini invece, si ha il cosiddetto riflesso di immobilità cioè, quando si salta sulla groppa della scrofa, essa rimane ferma, la vulva è arrossata e gli arti posteriori sono divaricati.

La monta può essere naturale o artificiale.
Nella monta naturale il toro si trova in mezzo alla mandria di vacche di solito 1 per 40 vacche, ed effettua il salto 5-6 volte finché la vacca inizia a calciarlo via.
Oppure c'è la monta alla mano, cioè che il toro viene portato dalla vacca. La vacca viene messa all'interno di un travaglio che è un gabbione con dei travetti ai lati, in modo che quando il toro effettua il salto il suo peso non vada a gravare sul corpo della vacca ma si scarichi sui travetti senza creare danni  alla vacca.
Nella monta artificiale si può verificare la qualità del seme, ciascun toro può andare a migliorare le caratteristiche di una vacca (più latte, mammelle più grandi, latte più grasso). Non si trasmettono malattie legate al coito.
I sistemi per l'inseminazione sono due:
Paillette

  1. Inseminazione all'italiana: Si usano degli strumenti che sono: 1 vaginoscopio che divarica la vulva mettendo in vista tutta la vagina, una torcia, una pinza con dei destini che bloccano la cervice e una pistolet che è una canula di acciaio sottile con un mini stantuffino, la canula è langua circa 50 cm e dentro ci va il seme. Si toglie la Paiette contenuto in un bidone di azoto liquido a -196°C e si mette in una vaschetta contente acqua a 37°C per circa 30 secondi, poi si taglia la punta termosaldata e si inserisce nella pistolet, sopra si mette una guaina di protezione. Successivamente si pinza la cervice e si va a centrare la cervice con la pistolett con dei movimenti rotatori in modo da riuscire a superare le pieghe della cervice in modo più agevole. Una volta oltrepassata la cervice si scarica il seme. Il seme può essere scaricato o in mezzo all'utero, oppure se nella vista di pre-inseminazione ci si accorge che ha oculato il corno destro si può mettere in corrispondenza del corno destro oppure viceversa.
          
    pistolette
  2. vaginoscopio
  3. Inseminazione all'americana o alla cieca: si usa soltanto mano guantata e pistolet. In questo
    caso si fa un ispezione rettale ripulendo il retto dalle feci e si va a cercare la cervice, una volta presa si tira in senso craniale per allungare la vagina, poi con la pistolet caricata nel modo che ho descritto in precedenza si segue il braccio fino a che si arriva alla cervice, poi sempre con movimenti rotatori si oltrepassa la cervice e si scarica il seme.
catetere del velrose
Nelle scrofe l'inseminazione si fa con il catetere del velrose che riproduce il pene del verro (a spirale). Si infila nella vulva con la punta verso l'alto in modo da non andare a ferire il meato urinario e si infila nella cervice girando in senso antiorario fino a quando sento che non gira più, poi si inserisce la dose con un deflussore per tenerlo più in alto.
Generalmete il seme del verro non si conserva mai ma si usa fresco e ne vengono consumati circa 100cc a inseminazione in modo che la scrofa sia stimolata al massimo.

La percentuale di animali gravidi negli allevamenti sia bovini che suini deve stare sopra l'80% perché la fertilità è influenzata da molti fattori:
  • gli animali devono essere in perfetta salute;
  • bisogna stare attenti a come si prepara la dose e a come si insemina;
  • un'alimentazione poco energetica, le scrofe nei 5 giorni successivi all'inseminazione bisogna tenerle a stretto regime alimentare per favorire l'incontro tra l'ovulo e gli spermatozoi;
  • elevati picchi di stress vanno contro una buona fecondazione.
  • durante l'estate c'è un ipofertilità estiva dovuta al caldo, soprattutto nel verro che abbassa la qualità del seme.

Commenti

  1. Oggi, la scienza moderna offre la possibilità di dare la vita al proprio figlio biologico. Le tecnologie riproduttive avanzate offrono a tutti grandissima opportunità di diventare genitori felici, di sentire le prime paroline dei propri figli e di fare i primi passi insieme.
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