Continuazione del capitolo sul fascismo

Mussolini elaborò un sistema per sradicare il sistema operaio e contadino abolì il diritto di scioperò e eliminò i sindacati sostituendolo con le corporazioni. La differenza tra corporazioni e sindacato è che il sindacato agisce in base alle richieste degli iscritti, cioè agisce partendo dal basso; le corporazioni invece erano dirette da un ministero che regolata dall'alto i contratti di lavoro con le corporazioni, il fascismo impose una riduzione di salari e stipendi, mantenendo la differenza tra uomini e donne e tra regioni, (gabbie salariali). Un'altro successo politico di Mussolini furono i piatti lateranensi del 1929 chiamati concordato. I patti lateranensi erano un trattato tra il Vaticano e lo stato, che prevedeva la rinuncia della laicità dello stato e la rinuncia allamparità di tutte le regioni. In questo modo il cattolicesimo diventa religione di stato, in cambio il Vaticano leggittimò Mussolini, che così ottenne il consenso dei cattolici.


Uno degli obbiettivi di Mussolini e di costruire un immagine di un Italia vincente sul piano economico. In favore dell'agricoltura bonificò le terre tra Roma e Latina, eliminando la malaria dalle zone, e completò l'acquedotto pugliese cominciato da Giolitti, dotando il sud di acqua potabile. In favore dell'industria costruì nuove centrali elettriche, che aumentarono l'energia disponibile in Italia, e ampliò la rete ferroviaria e stradale facilitando i trasporti. Il ribasso dei salari, e la fine degli scioperi favorirono la ripresa della produzione.
Queste misure ebbero successo per i primi tre anni, perché non erano misure economicamente valide. Infatti Mussolini aveva due idee: la crescita della popolazione e il ritorno ad un Italia contadina.
Per realizzare la crescita della popolazione organizzò una campagna demografica: le famiglie con più di otto figli furono premiate,  mentre i single erano i primi ad essere licenziati e non avevano promozioni.
Per facilitare il ritorno all'agricoltura esso mise in moto la battaglia del grano basata sull'idea che un popolo che ha il grano è autonomo,  essa fu attuata sradicato tutto ciò che non era grano il suo unico effetto fu di distruggere le culture destinate all'esportazione: l'Italia non era mai stata una terra da grano

L'altro problema della politica di mussolini fu di sottovalutare l'importanza dell'industria. Nel 1930 in Italia e in Europa si sentirono gli effetti della crisi del '29 in America le banche italiane non furono in grado di sostenere le industrie economicamente, questo diede l'occasione a Mussolini di attuare lo statalismo, ovvero un pesante controllo dello stato sull'impreditoria privata.
Il programma fu attuato con la fondazione dell'iri che nazionalizzò le aziende di base e poi arrivò a vietare l'apertura di fabbriche senza l'autorizzazione del governo, con una forte limitazione della libertà d'impresa.
L'iniziativa blocco definitivamente il paese.  L'iri diventò un organismo burocratico e corrotto che favorì la crescita di alcuni colossi (ad esempio: Fiat pirell) ,  ma stroncò la loro concorrenza impedendo l'apertura di imprese medie e piccole, distruggendo lo spirito di iniziativa che serviva a far rinascere l'Itali.  Le conseguenzè furono il crollo della produzione e un aumento della disoccupazione.






Le manovre economiche e politiche di Mussolini furono accompagnate dalla propaganda, che fu attuata anche attraverso la censura, che controlla le notizie, proibito la divulgazione di quelle sgradite e segnalando quelle da enfatizzare.
Inoltre nelle scuole elementari fu introdotto il testo di stato cioè un testo unico per tutte le scuole del regno. I bambini furono inseriti in organizzazioni giovanili di carattere paramilitare. 

Inoltre Mussolini fu il primo a capire l'importanza d'inerzia di comunicazione di massa.
Sui quotidiani, per radio, al cinema l'Italia appariva come un paese dove tutti erano felici e onesti. Inoltre capì che i suoi messaggi erano efficaci se diffusi con slogan brevi, di conseguenza sostituì ai discorsi dei socialisti parole d'ordine.
Mussolini fu anche lo scopritore del tempo libero, creandomil sabato fascista

La propaganda non riuscì tuttavia a fermare la piccola minoranza di antifascisti,  i comunisti e i socialisti erano stati arrestati (Gramsci) altri erano fuggiti all'estero (peritini,  Togliatti) altri eranomstati uccisi (Matteotti e i fratelli rossella rossella).  L'unico non perseguitato fu benedetto croce,  nel 1925 aveva lanciato ilmmanifesto degli intellettuali antifascisti.

Un'altrabaspirazione di mussolini era quella di creare un impero coloniale. Nel '32 cominciò a rivendicare l'egemonia italiana sul mediterraneo e, mentre le altre nazioni imperialista cominciavano ad avere problemi nelle colonie l'Italia invase l'Etiopia l'unica nazione indipendente in Africa.
La guerra di etiopia durò dal '35 al '36 e si concluse con la sconfitta del negus questa vittoria fu ottenuta usando contro i civili gas e lanciafiamme.  L'Italia fu condannato dalla comunità internazionale che la punì bloccando tutti i commerci. Questo permise a Mussolini di coalizione il popolo contro le altre nazioni e di compiere una campagna questo l'autarchia ovvero l'autosufficienza attraverso la produzione locale.  Nel '36 venne proclamato l'impero coloniale italiano costituito da etiopia Libia eritrea Somalia.

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