articolo di giornale sul robot in grado di curarci.
What (cosa): invenzione di un robot che cura le malattie.
Who (chi): un'equipe medica
Why (perché): per curare i malati ebola
When (quando): nel 2015
Where (dove): Chicago
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Da molti anni i medici dall'università di Chicago, Illinois, stavano sperimentando nuove tecnologie in grado di curare le persone.
Da un anno a questa parte, le ricerche si sono però specializzate nel campo delle malattie virali, vista la crescente necessità di curare il virus ebola.
In particolare l'equipe medica che si occupava di tali ricerche ha progettato un prototipo di robot in grado di diagnosticare la presenza del virus nel sangue umano attraverso uno scanner, anticipando di molto i tempi della diagnosi ospedaliera.
Da questa scoperta i medici hanno ricominciato a sperimentare altre tecniche e a marzo 2015 presenteranno al congresso della scienza di new York il loro progetto finito, ovvero un robot capace di, non solo individuare la presenza del virus, ma anche di dosare le medicine giuste e quindi di curare il malato in tempi brevissimi.
In conclusione, se il progetto risulterà funzionante, tutti coloro che hanno contratto o rischiano di contrarre il virus ebola potranno gioire di questo piccolo robot salva vita (chiamato significativamente Hope, speranza) che poi nel futuro potremo forse applicare a numerose malattie.
Who (chi): un'equipe medica
Why (perché): per curare i malati ebola
When (quando): nel 2015
Where (dove): Chicago
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Da molti anni i medici dall'università di Chicago, Illinois, stavano sperimentando nuove tecnologie in grado di curare le persone.
Da un anno a questa parte, le ricerche si sono però specializzate nel campo delle malattie virali, vista la crescente necessità di curare il virus ebola.
In particolare l'equipe medica che si occupava di tali ricerche ha progettato un prototipo di robot in grado di diagnosticare la presenza del virus nel sangue umano attraverso uno scanner, anticipando di molto i tempi della diagnosi ospedaliera.
Da questa scoperta i medici hanno ricominciato a sperimentare altre tecniche e a marzo 2015 presenteranno al congresso della scienza di new York il loro progetto finito, ovvero un robot capace di, non solo individuare la presenza del virus, ma anche di dosare le medicine giuste e quindi di curare il malato in tempi brevissimi.
In conclusione, se il progetto risulterà funzionante, tutti coloro che hanno contratto o rischiano di contrarre il virus ebola potranno gioire di questo piccolo robot salva vita (chiamato significativamente Hope, speranza) che poi nel futuro potremo forse applicare a numerose malattie.
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