Asia: popolazione, economia e società



In Asia vive più del 60% della popolazione mondiale.
Tra il 1960 e il 2000 la popolazione è raddoppiata: l'incremento demografico oggi sta rallentando anche a seguito delle politiche di controllo delle nascite. La densità media della popolazione non è molto elevata, ma la distribuzione degli abitanti è disomogenea. 
L'Asia orientale e il subcontinente indiano sono le aree più densamente popolate. 
Sono presenti in Asia numerose etnie divise in tre gruppi:
  1. Mongoloidi presenti nel centro nell'estremo nord e nella parte orientale (cinesi, giapponesi) 
  2. Europoidi l'area occidentale (russi, afgani indiani) 
  3. Negroidi nell'Asia meridionale (filippine Indonesia)
Anche le lingue sono numerose circa 2165.
La prima lingua al mondo è il cinese mandarino.
In Asia sono nate le prime religioni al mondo (cristianesimo, ebraismo, buddismo, induismo, induismo.) 
In Giappone si pratica lo shintoismo, in Cina confucianesimo e taoismo, in Tibet il lamaismo. 

Il numero di persone nelle aree rurali è elevato però ci sono molti raggruppamenti urbani; recentemente si è assistito ad un fenomeno di inurbamento la popolazione si è trasferito dalle campagne ai centri industrializzati, portando alla formazione di megalopoli. L'Asia è un'area in via di sviluppo, e negli ultimi decenni ha conosciuto una forte crescita economica.
Paesi come la Corea del Sud e come la Thailandia hanno sviluppato un economia di tipo occidentale (bassi costi di produzione e grande commercializzazione).
I paesi della penisola arabica hanno un economia basata sul petrolio e nel secolo scorso hanno assistito a grandi trasformazioni: la ricchezza però è nelle mani di pochi, la popolazione è povera,  nonostante lo sviluppo industriale, in molti paesi asiatici rimangono molti squilibri sociali e numerose sono le regioni arretrate e povere.  Su queste pesano la scarsità di risorse naturali, disparità sociali, politiche repressive e tensioni religiose.

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