Seconda guerra mondiale parte 2: L'entrata in guerra del Giappone
Dopo l'apertura del fronte russo si aprì il fronte del Pacifico con l'entrata in guerra di Giappone e stati uniti.
Il presidente degli Stati uniti era Roosevelt, che aveva guidato la ripresa degli stati uniti dopo il '29. Roosevelt era favorevole all'entrata in guerra perché l'Inghilterra era esausta e Roosevelt pensava che il nazismo fosse una sciagura per l'umanità. Però l'opinione pubblica era contraria all'intervento perché non toccava gli americani. Nel dicembre del '41 però il Giappone bombardò per Pearl Harbor, la base navale della flotta americana.
Subito dopo anche Hitler e Mussolini dichiarano guerra agli USA. I danni subiti a Pearl Harbor furono enormi e il pacifico rimase in mano ai giapponesi per qualche mese (occupavano anche Sud-est asiatico, Indonesia e filippine).
Il 1943 fu l'anno della svolta: le sorti della guerra si rovesciamento su tutti i fronti:
- Fronte africano si chiuse quando il generale americano Eisenhower respinse dall'Africa le truppe italiane e tedesche già sconfitte nel '42 dagli inglesi.
- Fronte del Pacifico gli americani riuscirono a bloccare l'avanzata del Giappone vincendo tre battaglie navali. Da quel momento i marines conquistarono un'isola del Pacifico dopo l'altra.
- Fronte russo i sovietici annientamento i tedeschi a Stalingrado, di conseguenza le truppe italo-tedesche inseguito da quelle russe iniziarono una drammatica ritirata che su risolse in una strage.
Il 6 giugno 1944 fu un giorno importantissimo chiamato D-Day: il generale Eisenhower diede il via allo sbarco in Normandia fu la più grandiosa operazione del genere mai compiuta. Soldati e alleati arrivarono dall'Inghilterra alle spiagge francesi, cogliendo di sorpresa le difese francesi che sia aspettavano lo sbarco da un'altra parte. In agosto Parigi scacciò i tedeschi e accolse il generale Charles de Gaulle, che da Londra aveva guidato i partigiani francesi.
Nel marzo del '45 le forze americane entrarono in Germania da occidente, quelle sovietiche da oriente. Contemporaneamente gli aerei alleati bombardamento la popolazione tedesca. In quei mesi Hitler si era trasferito in un bunker a Berlino da dove dirigeva le operazioni. Il 30 aprile del '45 i sovietici entrarono a Berlino. La fine era errata e Hitler si suicidò insieme alla sua compagna Eva Braun.
Il 7 maggio del '45 la Germania firma la resa senza condizione.
La guerra in Europa era finita.
La guerra nel pacifico invece non era ancora finit: gli americani ormai avevano conquistato le isole oceaniche, ma il governo giapponese resisteva mandando i Kamikaze a schiantarsi contro le navi americane.
Roosevelt morì nell'aprile del '45 e il nuovo presidente Harry truman esaminò la possibilità di usare contro il Giappone un'arma di istruzione di massa. Truman inviò al Giappone un ultimatum nel quale minacciava la distruzione totale dell'arcipelago, l'ultimatum fu respinto e gli Stati Uniti sganciarono su due città del Giappone le nuove armi.
Il 6 agosto del '45 la prima bomba esplose su Hiroshima (90.000 persone morirono nei primi 100 secondi e 80.000 furono contaminate). Tre giorni dopo ne esplose una seconda a Nagasaki. Nonostante questo il consiglio dei ministri francese votò per proseguire la gguerra, ma l'imperatore si prese la responsabilità di porre fine al conflitto.
Il 2 settembre del '45 l'impero giapponese firmò la resa.
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