La lunga linea verde nel deserto: l'Egitto

STRETTI INTORNO A UN FIUME: L'EGITTO DONO DEL NILO
Acqua e terra nera
Il Nilo che nasce in africa centrale e dopo oltre 6600 km sfocia nel mar Mediterraneo, dove, nell'antichità, costituiva praticamente l'unica fonte d'acqua.
Mentre la Mesopotamia comprendeva il bacino dell'Eufrate e del Tigri l'antico Egitto non "comprendeva" la valle del Nilo: era la valle del Nilo, ovvero una lunga striscia verde coltivata a tratti lussureggiant.
Gli egizi, chiamarono il loro paese "la terra nera", perchè di colore nerastro era il limo, la fanghiglia di residui organici e sali minerali che il nilo aveva depositato nella valle attraverso innumerevoli esondazioni, rendendola fertilissima.
Il Nilo è formato da due fiumi, il Nilo Azzurro e Nilo Bianco.
La corrente è estremamente lenta e il fiume risultava comodamente navigabile nell'una e nell'altra direzione anche con i mezzi di propulsione a disposizione degli antichi: i remi e la vela.
Fin dall'antichità si stabilì una stretta connesione fra la vita dell'Egitto e il Nilo, lontano da esso vi erano solo distese desertiche.
Nella zona del delta si addensava la maggior parte degli abitanti. L'area coltivabile del paese è ancora oggi solo il 5% lo è.
Per questo motivo, il governo egiziano ha adottato l'abizioso progetto Toska,  volta al raddoppiamento del Nilo e dei territori coltivabili, entro il 2017 è prevista la realizzazione di un fiume parallelo lungo il nuovo corso dovrebbero sorgere diversi insediamenti, capaci di ospitare miglioni di persone, decongestionando la regione del delta.

Nuovo corso del fiume

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