L'area egea: i cretesi e i micenei

Creta, isola di palazzi e commerci
L'area greco-egea.
la favorevole condizione geografica, fu uno degli aspetti essenziali all'origine del precoce coinvolgimento dell'area greco-egea, nelle grandi novità provenienti dal vicino oriente: intorno al VII millennio a.C., si diffusero l'agricoltura e l'allevamento, e tra il IV e il III millennio le nuove tecniche della metallurgia.
L'area greco-egea entrò in una fase di grande sviluppo economico e culturale.
il primo luogo in cui si manifestò fu l'isola di Creta.

Creta, la prima civiltà marittima
La civiltà cretese è chiamata anche Minoica. Nell'antichità l'isola era ricca di boschi, legnami di pregio e di pascoli; in seguito, grazie al lavoro degli abitanti vi si svilupparono le coltivazioni di cereali, vite, ulivo e alberi da frutto.
L'agricoltura e i prodotti della terra erano dunque il fondamento della prosperità di Creta, come di tutte le civiltà antiche. Ma quella cretese fu anche una civiltà marittima. I cretesi strinsero infatti relazioni non solo con l'area egea.
Il periodo d'oro dell'isola, dal 2000 al 1500 a.C. circa, definendolo talassocrazia, minoica;in quella fase l'isola fu certamente una potenza del mediterraneo, o per meglio dire sul mediterraneo, dato che non si impegnò mai in estese conquiste territoriali, come fecero gli egizi e gli ittiti.

Una pacifica civiltà palazziale
Creta, fu sede di una civiltà urbana molto organizzata. Si sviluppavano intorno ad una residenza reale, un palazzo, che costituiva il potere del centro politico, religioso ed anche conomico, per questo motivo quella cretese è definita civiltà palaziale.
La ricchezza delle residenze di Cnosso e Festo suggerisce che Creta sia stata unificata sotto una sola dinastia reale i palazzi edificati a partire dal XX secolo a.C., venivano costruiti su più piani sfalsati, per seguire i dislivelli del terreno, e comprendevano sale di rappresentanza, uffici amministrativi, luoghi adibiti al culto, spazi per giochi e spettacoli, frantoi, officine.
Un particolare che colpisce è  che non sono state rinvenute fortificazioni, ne nei palazzi ne altrove.
La civiltà cretese era dunque una civiltà pacifica.

territorio dell'isola di Creta

Territorio di Creta
  • L'Egeo ha la particolarità di essere un mare piuttosto chiuso e, soprattutto di essere costellato di piccole isole, che consentono di navigarlo in tutte le direzioni.
  • Per i popoli di quest'area esso rappresentò una sorta di ponte che facilitava i collegamenti fra la Grecia e l'Asia minore.
  • Grazie alla sua posizione nel cuore del Mediterraneo orientale, Creta fece da tramite fra le raffinate civiltà del Vicino Oriente e quelle dell'area egea e del Mediterraneo allora assai ancora arretrate.
La religione cretese
A Creta si veneravano divinità collegate ad elementi naturali, ma quello più importante era il toro, che ritroviamo sia nel mito del Minotauro sia nel gioco rituale della Taurocatapsia.
Molta importanza aveva il culto della divinità femminile, dea Madre o dea della fertilità che era collegata ai cicli di riproduzione e nascita, di piante animali ed esseri umani.
I cretesi non costruirono grandi templi: i culti e i sacrifici avevano luogo nei palazzi, o all'aria aperta in luoghi considerati sacri, alcuni elementi della religiosità cretese, influenzeranno comunque la mitologia cretese: basta pensare a Zeus, padre degli dèi la cui nascita si riteneva fosse venuto appunto a Creta sul sacro monte Ida.

La Decadenza
Intorno al 1500 a.C l'isola vulcanica di Tera , oggi Santorini, venne sconvolta da una spaventosa eruzione in parte l'isola sprofondò nel mare, in parte venne ricoperta dalla lava; molto probabilmente l'esplosione del vulcano fu accompagnata da una serie di terremoti in tutta l'area e questa generò una gigantesca onda marina che devastò l'intera costa settentrionale di Creta, a questo evento catastrofico si imputa la decadenza dell'isola o addirittura la fine improvvisa della sua civiltà.




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