Le trasformazioni chimiche

1. Dalle trasformazioni fisiche alle trasformazioni chimiche
Come abbiamo visto nell'unità precedente, la materia può presentarsi in 3 stati di aggregazione: lo stato solido, lo stato liquido e lo stato gassoso.
Alcuni cambiamenti della materia sono semplici cambiamenti dello stato fisico; altri consistono in variazioni delle dimensioni, dovute  a espansione o a contrazione per effetto della temperatura  e della pressione esterna. Tutte queste trasformazioni che non alterano la composizione chimica di una sostanza, si chiamano trasformazioni fisiche o fenomeni fisici.
Le trasformazioni fisiche provocano un cambiamento fisico reversibile della materia e non producono nuove sostanze.
Le trasformazioni  chimiche sono cambiamenti che comportano la formazione di nuove sostanze con proprietà anche molto diverse da quelle dei materiali originali.
Le reazioni chimiche sono trasformazioni che comportano una variazione della composizione chimica delle sostanze originarie (reagenti), con formazione di nuove sostanze (prodotti).
Per rappresentare una reazione chimica si scrivono  a sinistra i reagenti e a destra i prodotti collegati da una freccia.
La freccia spiega l'andamento della reazione e ci informa che i reagenti si trasformano nei prodotti.
In quali casi possiamo dire che c'è stata una reazione?
Questa affermazione è possibile se la trasformazione che osserviamo comporta:

  1.  la formazione di bollicine
  2. un cambiamento di colore
  3. la formazione o la scomparsa di un solido
  4. il riscaldamento o del raffreddamento del recipiente in cui avviene la reazione senza che sia stato fornito o sottratto calore dall'esterno
  5. il cambiamento di odore.

2. Gli elementi e i composti
si definisce elemento una sostanza pura che non può essere trasformata, con gli ordinari mezzi chimici, in altre sostanze ancora più semplici.
Le sostanze più numerose sulla terra sono però i composti; attualmente il loro numero supera i 16 milioni .
si definisce composto ogni sostanza pura che può essere decomposta con gli ordinari mezzi chimici, in altre sostanze pure più semplici.
I composti hanno una composizione ben definita e costante.

3. La tavola periodica
Nel 1869 il chimico russo Mendeleev scoprì che gli elementi potevano essere classificati o ordinati sulla base delle loro proprietà chimica e fisiche. Il risultato del suo lavoro e degli aggiustamenti successivi è la tavola periodica degli elementi.
dei 118 elementi che costituiscono la tavola periodica moderna solo 89 sono presenti in natura, principalmente sottoforma di composti e raramente nella forma elementare. Quasi il 99% in peso della crosta terrestre è costituito da soli 9 elementi la somma dell'ossigeno e del silicio rappresenta più del 70% degli elementi che sono presenti nella crosta terrestre.

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