Ripasso

1) La favorevole condizione geografica favorì notevolmente l'espansione dell'area greco-egea dalle grandi novità provenienti dal vicino oriente.
Intorno al VII millennio a.C, si diffusero l'agricoltura e l'allevamento, e tra IV e il III le tecniche della metallurgia.
Più tardi l'area greco-egea ebbe un grande sviluppo storico e culturale e si manifestò in primo luogo sull'isola di Creta.

2) Nell'antichità l'isola era piena di boschi e pascoli, dopodichè si coltivarono cereali, vite, ulivo e alberi da frutto.
L'agricoltura e i prodotti della terra erano fondamento del benessere di Creta come di tutte le civiltà antiche, ma quella cretese fu anche una civiltà marittima
I cretesi strinsero rapporti non solo com l'area greco-egeo, ma anche con il mediterraneo orientale fino all'Egitto dove esportavano i loro prodotti.
Il periodo d'oro dell'isola dal 2000 al 1500 a.C, si chiamò talassocrazia.
Creta, in quel periodo fu una potenza del mediterraneo.

3) Creta, fu una civiltà organizzata che intorno ad una residenza reale che costituiva il centro del potere politico, religioso ed economico e per questo motivo creta venne definita civiltà palazziale.
I palazzi edificati a partire dal XX secolo a.C. Venivano costruiti su più piani sfalsati per seguire i dislivelli del terreno, comprendevano luoghi adibiti al culto, frantoi e officine.
Una cosa che colpisce è che non sono state trovate fortificazioni, quindi la civiltà cretese era una civiltà pacifica.

4) I cretesi veneravano divinità collegate a elementi naturali come piante e animali, quello più importante era quello del toro.
Importanti erano anche il culto delle divinità femminile come la dea della fertilità o dea madre, legata ai cicli di riproduzione e nascita.
I cretesi praticavano i culti e i sacrifici all'aria aperta oppure nei palazzi.

5) Intorno al 1500 a.C, l'isola di tera, venne sconvolta da una spaventosa eruzione in parte l'isola sprofondò nel mare, il resto venne ricoperto dalla lava; molto probabilmente l'esplosione del vulcano fu accompagnato da una serie di terremoti, che generò uno tsunami, che devastò l'intera coata occidentale di Creta.
Questo fatto si pensa che sia stata la causa dell'improvvisa sparizione della sua città.

MICENEI
1) verso il 1450 a.C, Creta cadde fu sottomessa da popoli proveniente dalla Grecia continentale, gli achei.
Gli achei erano giunti a Creta verso il 1900 a.C diedero vita a una serie di piccoli regni, ognuno costruito su una rocca fortificata, il più potente era quello di micene e per quello la civiltà degli achei venne definita micenea.
Nel peloponneso vennero costruite altre roccheforti.
Intanto subivano l'influenza dei cretesi dai quali impararono a navigare, a commerciare, e importarono le tecniche di coltivazione dell'ulivo e della vita.

2) A partire dal 1500 a.C, la civiltà micenea si espresse in un movimento di espansione, ciò permise di allargare i propri traffici commerciali e nello stesso tempo gli portò a contrallare, Creta, Rodi e le isole dell'Egeo.

3) la civiltà micenea era palazziale come quella cretese, cioè il palazzo reale era il centro amministrativo.
A differenza dei palazzi cretesi, le rocche micenee erano poste su alture e difese da poderose mura, segno evidente di una civiltà guerriera.
La società micenea è centralizzata e gerarchica al vertice c'era un re detto vanax, anzi una coppia reale, perché anche la regina vanassa avesse un ruolo importante le funzioni del re erano politiche amministrative e religiose e veniva affiancato dal comandante dell'esercito il lavagetas, veniva poi il ceto dell'aristocrazia guerriera i nobili armati erano anche proprietari terrieri.
I membri dell'aristocrazia disponevano di una quota di terra coltivabile proprio come il re.
Al di sotto della nobiltà guerriera vi si trovavano altre figure socialo, da funzionari agli artigiani ai contadini.
All'ultimo gradino della scala sociale vi erano i lavoratori manuali di condizione servile.

4) La vita micenea fu prospera, lo testimoniano i corredi funebri, ricchi di armi e gioielli ritrovati nelle tombe.
L'agricoltura base dell'economia micenea ritroviamo: orzo, grano, olio, vino, alberi da frutto e lino.
Dall'allevamento degli ovini si ricavavano prodotti caseari e tessuti di lana, l'artigianato era specializzato nell'oreficeria.
Anche gli scambi commerciali erano rilevanti per l'economia micenea sebbene non di importanza fondamentale ma va ricordato, perché la prima volta misero in contatto diretto i greci con il mediterraneo orienta l'europa occidentale

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