Le origini della città e l'età della monarchia
Nella culla del Lazio: i latini e gli altri
Agli inizi del primo millennio a.C, nel territorio corrispondente all'odierno Lazio, vivevano diverse popolazioni italiche riconducibili alla cultura appenninica.
I latini erano stanziati nell'area fra il basso corso del Tevere e i colli albani e fondarono numerosi villaggi. Le comunità latine erano indipendenti l'una dall'altra ma avevano due importanti fattori di coesione:
Agli inizi del primo millennio a.C, nel territorio corrispondente all'odierno Lazio, vivevano diverse popolazioni italiche riconducibili alla cultura appenninica.
I latini erano stanziati nell'area fra il basso corso del Tevere e i colli albani e fondarono numerosi villaggi. Le comunità latine erano indipendenti l'una dall'altra ma avevano due importanti fattori di coesione:
- Parlavano la stessa lingua;
- Praticavano culti religiosi comuni.
Questa comunione di tipo religioso non era affatto insolito nel mondo antico - basta pensare alle anfizionìe greche o alla dodecapoli etrusca- e, come in altri casi analoghi, diventò col tempo un'alleanza difensiva e politica, la Lega Latina.
Verso VIII e VII secolo a.C, vi fu una spinta all'urbanizzazione delle comunità latine. I principali villaggi (Tivoli, preneste, Tuscolo, Aricia, Alba Longa) cominciarono ad assumere aspetti di centri urbani e a rivaleggiare per la supremazia del Lazio.
Il racconto mitico
Le origini di Roma sono avvolte nella leggenda perchè, per nobilitarne le origini oscure venero elaborati racconti e miti di fondazione esistevano due tradizioni a riguardo. Nel V secolo a.C, collegava la nascita della città a Enea, l'eroe troiano scampato alla distruzione della sua città da parte dei greci. La seconda, altrettanto antica, basata sulla saga di due gemelli, Romolo e Remo.
Da Enea a Romolo
Secondo la leggenda che si consolidò Enea e un gruppo di profughi Troiani giunsero, dopo un lungo peregrinare per mare lungo le coste del Lazio.
Quì Enea sposò Lavinia figlia di un re locale.
Passarono così alcune generazioni, finchè un giorno una discendente di Enea Rea Silvia sacerdotessa e figlia del re di Alba Longa Numitore,venne violentta dal dio della guerra Marte e concepì due gemelli Romolo e Remo.
Una volta cresciuti, Romolo e Remo tornarono ad Alba Longa uccisero Amulio e rimisero Numitore sul trono i gemelli decisero poi di fondare una nuova città sul colle palatino presso il quale la luna gli aveva salvati. In ogni caso Romolo divenne il primo re della città e le diede il nome di Roma.
La fusione con i Sabini
Romolo una volta divenuto re ricorse all'inganno: con un espediente fece rapire molte giovani donne dalla popolazione dei sabini che furono costrette a diventare mogli dei romani la cosa scatenò la reazione dei sabini, che si preparavano a muovere guerra a Roma ma a scongiurarla intervennero le donne stesse, che non volevano lo scontro tra i loro padri sabini e i loro mariti romani.
Le origini storiche della città: un favorevole concorso di fattori
Una posizione strategica, nel Lazio e in italia
Roma può partire da tre elementi di carattere geografico, economico e strategico: il fiume, la vicinanza al mare, la centralità della penisola.
La vicinanza del fiume e del mare
Intorno al IX-VIII secolo a.C, alcune comunità di latini si insediarono sui colli a ridosso del Tevere. La valle a ridosso del fiume era paludosa e malarica, perciò fu naturale scegliere di stabilirsi sulle cime dei "colli suluberrimi" che la delimitavano.
Nacquero piccoli villaggi di capanne, abitati da pastori e agricoltori.
Il Tevere, che era navigabile, costituiva un naturale sbocco sul mare per le popolazioni dell'interno . Il corso del fiume corrispondeva inoltre alla via del sale, che dalle saline sulla costa portava appunto il sale nelle zone interne.
Un crocevia di traffici e culture
La centralità dell'area dove si svilupperà Roma, una centralità geografica, rispetto alla penisola, ma anche dovuta alla circostanza specifica dell'incrocio tra l'asse commerciale nord-sud e quello est-ovest, fra le regioni appenniniche centrali e tirreniche, importanza economica e culturale.
Chi controllava il guado teneva dunque in pugno le comunicazioni e la rom arcaica sorse appunto a ridosso di questo nodo vitale.
Dall'aggregazioni di villaggi prende forma una città
Da piccole comunità indipendenti, attraverso successive fusioni determinate anche da necessità di difesa e reciproco aiuto, sorse un primo nucleo urbano. Roma, quindi, non nacque, piuttosto prese forma poco alla volta dall'aggregazione di nuclei preesistenti.
La fase della monarchia: re latini e re etruschi
L'età monarchica di Roma
La prima forma di governo di Roma fu la monarchia, la quale, secondo la tradizione che si fissò molto tempo dopo, durò due secoli e mezzo dal 753 al 509 a.C. in questo periodo avrebbero governato 7 re.
I primi quattro re
A Romolo vengono attribuiti i primi ordinamenti sociali e politici della città, compresa la fondazione del senato, il principale organismo istituzionale.
Il suo successore Numa Pompilio, re amante della pace che avrebbe gettato le basi dell'ordinamento religioso romano e fissato il più antico calendario.
Il terzo sovrano Tullio Ostilio, un re guerriero e sotto il suo regno si sarebbe verificato il celebre scontro fra tre fratelli romani, gli Orazi, e tre fratelli di Alba Longa, i Curiazi.
Del quarto re, Anco Marcio si ricorda che estese il territorio di Roma fino al mare, conquistando la zona di Ostia e che fece costruire il primo ponte stabile, di legno, sul Tevere, il ponte sublicio.
Le origini storiche della città: un favorevole concorso di fattori
Una posizione strategica, nel Lazio e in italia
Roma può partire da tre elementi di carattere geografico, economico e strategico: il fiume, la vicinanza al mare, la centralità della penisola.
La vicinanza del fiume e del mare
Intorno al IX-VIII secolo a.C, alcune comunità di latini si insediarono sui colli a ridosso del Tevere. La valle a ridosso del fiume era paludosa e malarica, perciò fu naturale scegliere di stabilirsi sulle cime dei "colli suluberrimi" che la delimitavano.
Nacquero piccoli villaggi di capanne, abitati da pastori e agricoltori.
Il Tevere, che era navigabile, costituiva un naturale sbocco sul mare per le popolazioni dell'interno . Il corso del fiume corrispondeva inoltre alla via del sale, che dalle saline sulla costa portava appunto il sale nelle zone interne.
Un crocevia di traffici e culture
La centralità dell'area dove si svilupperà Roma, una centralità geografica, rispetto alla penisola, ma anche dovuta alla circostanza specifica dell'incrocio tra l'asse commerciale nord-sud e quello est-ovest, fra le regioni appenniniche centrali e tirreniche, importanza economica e culturale.
Chi controllava il guado teneva dunque in pugno le comunicazioni e la rom arcaica sorse appunto a ridosso di questo nodo vitale.
Dall'aggregazioni di villaggi prende forma una città
Da piccole comunità indipendenti, attraverso successive fusioni determinate anche da necessità di difesa e reciproco aiuto, sorse un primo nucleo urbano. Roma, quindi, non nacque, piuttosto prese forma poco alla volta dall'aggregazione di nuclei preesistenti.
La fase della monarchia: re latini e re etruschi
L'età monarchica di Roma
La prima forma di governo di Roma fu la monarchia, la quale, secondo la tradizione che si fissò molto tempo dopo, durò due secoli e mezzo dal 753 al 509 a.C. in questo periodo avrebbero governato 7 re.
I primi quattro re
A Romolo vengono attribuiti i primi ordinamenti sociali e politici della città, compresa la fondazione del senato, il principale organismo istituzionale.
Il suo successore Numa Pompilio, re amante della pace che avrebbe gettato le basi dell'ordinamento religioso romano e fissato il più antico calendario.
Il terzo sovrano Tullio Ostilio, un re guerriero e sotto il suo regno si sarebbe verificato il celebre scontro fra tre fratelli romani, gli Orazi, e tre fratelli di Alba Longa, i Curiazi.
Del quarto re, Anco Marcio si ricorda che estese il territorio di Roma fino al mare, conquistando la zona di Ostia e che fece costruire il primo ponte stabile, di legno, sul Tevere, il ponte sublicio.
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