Organuli delle piante

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membrana cellulare
Membrana cellulare o plasmalemma
E' una bio-membrana, sita a ridosso della parete cellulare, che circoscrive e contiene il citoplasma essa è formata da un doppio strato fosfolipidico, nel quale sono presenti delle proteine idrofobe e delle proteine idrofile. Il plasmalemma è una barriera che regala l'ingresso e l'uscita delle molecole dalle cellule in modo selettivamente permeabile.

Vacuolo
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struttura cellula con vacuolo
E' un organello tipico delle cellule vegetali il vacuolo è completamente ripeno di una sostanza acquosa detto succo cellulare o succo vacuolare. Nel succo vacuolare sono spesso presenti anche dei pigmenti che svolgono funzione vessillare e di difesa dai raggi ultravioletti nelle piante di montagna. Il vacuolo ha quindi una funzione di accumulo e riserva di molte sostanze utili alla cellula, ha una funzione vessillare, e ha un importantissimo ruolo osmotico, cioè controlla il movimento dell'acqua tra l'esterno e l'interno della cellula. Esistono vacuoli specializzati a svolgere ruoli particolari:

  • oleosomi: sono vacuoli di piccole dimensioni specializzati nella riserva trigliceridi 
  • granuli di aleurone: sono vacuoli specializzati, tipici dei semi delle piante, che servono come riserva di proteine, Ca, Mg e Fosfato.


La parete cellulare
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parete cellulare
La parete cellulare è un organulo tipico delle cellule vegetali che ha la funzione di contenere, proteggere e dare forma alla cellula stessa. La parete cellulare che si forma a ridosso della lamella mediana, si presenta formata da due differenti porzioni caratteristiche di diversi stadi vitali della cellula:
  • parete primaria
  • parete secondaria
La lamella mediana. Essa si origina con direzione centrifuga, e viene prodotta dall'attività dei dittiosomi del Golgi, i quali producono vescicole secretorie ripiene di polisaccaridi.
 La parete primaria si forma quindi a ridosso della lamella mediana. Essa è paragonabile al cemento armato in quanto è formata da una sostanza matriciale di fondo e da una componente fibrillare della parete primaria è molto scarsa ed è rappresentata da microfibrille di cellulosa. Queste microfibrille sono prodotte da strutture del plasmalemma dette rosette, formate da tre proteine integrali enzimatiche, contenenti corredi enzimatici che vanno sotto il nome di cellulosa-sintetasi.
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microfibrille
La parete secondaria composta prevalentemente da cellulosa si trova a ridosso della parete primaria, e si forma con direzione centripeta verso l'interno della cellula la parete secondaria è ricchissima di fibre cellulosiche e povera di matrice, infatti, durante la formazione di questa parete, il numero di rosette del plasmalemma si decuplica, e le microfibrille di cellulosa si uniscono a formare delle macrofibrille. La parete secondaria non si presenta mai omogeneamente disposta sulla superficie della cellula, e i punti in cui essa non è presente sono detti punteggiature porocanali.  
In certi casi può essere presente un terzo strato nella parete detto parete terziaria, composto da polimeri di zuccheri a 5 atomi di carbonio.

Modificazioni secondarie della parete cellulare 
Queste modificazioni avvengono ad opera di sostanze, prodotti dalle  cellule, Le quali possono essere di tipo incrostante, se vanno a riempire gli spazi liberi nel reticolo cellulosico, prendendo il posto dell'acqua, oppure possono essere sostanze strutturali , Se vengono depositate a ridosso della parete secondaria.
Tipi di modificazioni secondarie:

  • Lignificazione: avviene ad opera di una sostanza incrostante idrofoba, detta lignina, la quale va a riempire le maglie del reticolo cellulosico della parete secondaria. Essa conferisce alla parete una notevole resistenza meccanica.
  • Suberificazione: avviene ad opera di una sostanza strutturale idrofoba, detta suberina, la quale viene depositata sotto forma di lamelle a ridosso della parete secondaria. Determina un'impermeabilizzazione della parete all'acqua ai gas.
  • Cutinizzazione o cuticolarizzazione: la cutinizzazione  avviene ad opera di una sostanza idrofobo, detto cutina, la quale determina un'impermeabilizzazione della parete. Quando la cutina si infiltra nella parete cellulare forma uno strato detto cuticola.
  • Mineralizzazione: È determinata dall'incrostazioni del reticolo cellulosico, ad opera di due differenti tipi di minerali: si parla di calcificazione quando il minerale è carbonato di calcio, Mentre si parla di silicizzazione quando il minerale è la silice.  




Plastidi
Essi vengono suddivisi tra le due cellule figlie al momento della divisione della cellula madre.
I plastidi ereditati dalle cellule figlie sono però dimezzati, come numero, rispetto a quelli della madre.
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plastidi
Come i mitocondri, anche i plastidi non vengono prodotti dalla cellula, ma si originano dalla scissione binaria di un'altro plastidio. Tutti i plastidi sono delimitati esternamente da una membrana e presentano uno spazio interno detto stroma.
Nelle cellule giovani si trovano dei plastidi indifferenziati, di piccole dimensioni e senza strutture stromatiche, i quali vengono detti proplastidi.
Durante la differenziazione della cellula, i proplastidi si trasformano in plastidi adulti. dalla trasformazione di un proplastidio si possono formare:

  • cloroplasti
  • cromoplasti
  • leucoplasti
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cloroplasto
Dall'esposizione alla luce di un proplastidio si origina un cloroplasto, il quale è un plastidio con funzione fotosintetizzante. All'interno dei cloroplasti è presente un'elevatissima quantità di molecole di clorofilla. 
Oltre alla clorofilla all'interno dei cloroplasti sono presenti dei pigmenti accessori come i carotenoidi. 
Nello stroma dei cloroplasti è presente un complesso sistema di bio-membrane interne dette tilacoidi. 
I tilacoidi sono vescicole membranose appiattite che nell'insieme formano quello che viene definito sistema tilacoidale. 
Esistono due tipologie di tilacoidi: tilacoidi circolari simili a dischetti, e tilacoidi di forma allungata. I tilacoidi circolari sono in pratica dischetti membranosi che si trovano sovrapposti fra loro a formare delle pile dette grana le quali sono unite fra loro tramite dei tilacoidi allungati, detti intergrana.
Sia i tilacoidi dei grana che gli intergrana sono cavi internamente, e le singole cavità sono collegate fra loto, a formare un'unica cavità generale detta spazio tilacoidale
All'interno dello stroma dei cloroplasti possono essere presenti delle masserelle di amido. Questo amido viene detto amido primario o di assimilazione. I cormoplasti sono plastidi che contengono al loro interno dei pigmenti come i carotenoidi, i quali determinano delle colorazioni gialle o arancioni. 
I leucoplasti o amiloplasti sono dei plastidi privi di pigmenti con funzione di riserva. Le riserve metaboliche custoditi in questi organuli possono essere di grassi, di proteine, ma il più delle volte si tratta di amido. Infatti, data l'elevata presenza di amido nello stroma di questi organuli essi prendono anche il nome di amiloplasti. L'amido degli amiloplasti viene detto amido secondario o di riserva per differenziarlo da quello primario che si forma nei cloroplasti.

mappe per il ripasso: vacuolo , plastidi 

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