La letteratura

L'allegoria
L'uomo medievale cercava nelle cose la manifestazione di Dio, per cui ogni realtà gli appariva anche come il segno di una verità superiore.
Anche gli strumenti della comunicazione, come le immagini dipinte o i numeri, avevano un significato simbolico.
Esisteva anche una ricca simbologia riferita alla natura:

  • il mondo vegetale esprimeva la purezza attraverso il giglio, la castità con la rosa, la semplicità con la margherita;
  • le pietre, secondo gli uomini del Medioevo, possedevano magiche virtù;
  • il mondo animale, era visto soprattutto come l'universo del male e le leggende contenute nei Bestiari, trattati medievali di zoologia, attribuivano significati morali alle caratteristiche fisiche e al comportamento degli animali.

Il recupero della classicità e la teoria degli stili
Il medioevo sottopose il patrimonio letterario della classicità greco-latina alla stessa interpretazione spirituale, in funzione morale o allegorica.
Durante questo periodo venne rielaborata anche la teoria degli stili, basta sulla corrispondenza tra contenuto e stile:

  • agli argomenti elevati corrisponde lo stile alto, o tragico, tipico delle opere di contenuto epico;
  • a un contenuto con inizio tragico e una conclusione lieta corrisponde lo stile medio o comico;
  • agli argomenti quotidiani e alla poesia d'amore corrisponde la pratica dello stile umile, che ammetteva anche l'uso della lingua volgare.

Le letterature nazionali e gli autori
La Francia fu il primo paese a produrre, nell'ambito delle corti feudali, una letteratura scritta non più nel latino dei dotti, ma in volgare.
L'italia, giunse in ritardo alla elaborazione di un volgare scritto, e quando questo accadde nel Duecento, assunse caratteristiche linguistiche e culturali diverse in relazione al frazionamento politico della penisola:

  • In Umbria si sviluppò la poesia religiosa in volgare umbro, che ebbe come principali esponenti San Francesco d'Assisi;
  • nell'Italia meridionale alla corte di Federico II fiorì la poesia d'amore in volgare letterario siciliano;
  • nell'area toscano-bolognese nacque una produzione letteraria "laica"

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