Il cancro e le metastasi, malattie del DNA.
I tumori possono essere di due tipi: benigni e maligni.
Un tumore benigno è una massa di cellule che proliferano in modo incontrollato, ma che non sono diverse da quelle originarie; diventa dannoso quando si accresce fino a comprimere tessuti e organi circostanti e quindi deve essere rimosso.
I principali strumenti per la cura del cancro sono: la chirurgia, la radioterapia, che utilizza le radiazioni X e gamma, la chemioterapia, che consiste nell'utilizzo di sostanze chimiche per distruggere le cellule cancerose, e immunoterapia, che potenza il sistema immunitario.
Un tumore maligno o cancro, invece, è costituito da cellule diverse da quelle originarie.
Il cancro è una malattia genetica complessa perché provocata dall'accumulo di più mutazioni in una stessa cellula. Le mutazioni che scatenano la crescita dei tumori colpiscono tre categorie di geni:
- Oncogeni
- Oncosoppressori
- Responsabili della riparazione del DNA
I geni oncosoppressori invece sono quelli che bloccano il ciclo cellulare quando si verificano degli errori e determinano il suicidio cellulare se questi errori non possono essere riparati.
Quando queste mutazioni sono già presenti nel patrimonio ereditario si manifestano tumori detti familiari che si presentano cioè all'interno delle famiglie.
L'ultima categoria è quella dei geni di riparazione che correggono gli errori che avvengono durante la replicazione e riparano il DNA danneggiato da agenti mutageni. Quando questi geni non funzionano la cellula non è più in grado di riparare il proprio DNA. E, ciò favorisce l'accumulo di mutazioni e lo sviluppo di tumori.
Le cellule tumorali non solo proliferano senza controllo molto rapidamente, ma possono anche invadere altri tessuti dando origine a metastasi.
La metastasi è la causa principale del decorso infausto di molti tumori. Per allontanarsi dal tumore primario le cellule della metastasi devono fabbricarsi i propri vasi sanguigni, ovvero deviare a proprio favore il corso di un piccolo capillare per ottenere ossigeno e nutrimento.
I medici stanno studiando con attenzione questo processo, chiamato angiogenesi, poiché bloccare la formazione di nuovi vasi potrebbe aiutare a sconfiggere il tumore, in quanto lo si priverebbe dei nutrienti indispensabili per il suo sviluppo.
una seduta di radiologia (figura A) e una di chemioterapia con il macchinario per l'iniezione dei farmaci |
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