La meiosi dimezza il numero dei cromosomi
meiosi |
La meiosi differisce sostanzialmente dalla mitosi perché genera cellule figlie che sono geneticamente diverse dalla cellula madre che ha dato inizio al processo.
Meiosi I o divisione riduzionale. In questa fase ciascun cromosoma è costituito da due cromatici gemelli, uniti per il centromero. Ciascun cromosoma duplicato si appaia per tutta la lunghezza con il proprio omologo formando quindi un quartetto, costituito da quattro cromatidi a due a due uguali. Questo appaiamento non si verifica nella mitosi.
I cromatidi appartenenti a cromosomi omologhi si scambiano fisicamente dei segmenti, in un processo chiamato ricombinazione o crossing-over.
In seguito la membrana nucleare si dissolve, si organizza il fuso meiotico che allinea le tetradi sul piano equatoriale della cellula. A questo punto gli omologhi si separano e vengono trascinati ai poli opposti. Al termine di questa fase si originano due cellule con un numero di cromosomi dimezzato, cioè aploide.
Meiosi II o divisione equazionale. Questa fase assomiglia a una mitosi: i cromosomi si allineano all'equatore e i due cromatidi sono trascinati ai poli opposti della cellula dalle fibre del fuso. Quindi, ciascuna cellula di divide in due.
Il processo di meiosi è importante anche per la determinazione del sesso del nascituro, infatti durante la meiosi i componenti delle coppie di omologhi si separano e ogni gamete riceve uno solo dei membri di una coppia.
Dato che nel padre i cromosomi della coppia 23 sono X e Y, ne deriva che metà degli spermatozoi conterrà X e l'altra metà Y.
Se la cellula uovo, che contiene sempre il cromosoma X, viene fecondata da uno spermatozoo portatore di Y, la combinazione XY corrisponderà a un figlio maschio; se invece viene fecondata da uno spermazoo portatore di X, la combinazione XX corrisponderà a una figlia femmina.
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