Morfologia e anatomia del fusto

Il fusto per lo più costituisce la parte epigea della pianta e ha la funzione di sostenere la pianta e il compito di trasportare la linfa grezza è la linfa elaborata.
Inoltre nelle piante giovani in cui non è andato ancora incontro a lignificazione svolge anche la funzione di fotosintesi.
Il fusto può essere classificato in base alla consistenza:
  1. Erbaceo (per lo più non lignificato, attivo fotosinteticamente e in struttura primaria).
    Risultati immagini per fusto erbaceo
  • Stelo portante, foglie e fiori (erba)
  • Culmo fusto: cavo all'interno a livello degli internodi, ma comunque resistente per la presenza di fibre con parete modificata; mentre pieno a livello dei nodi (tipico delle graminacee).
  • Scapo fusto: privo di foglie e rami porta solo dei fiori terminali (tulipano)
     2. Legnoso (fusto generalmente lignificato in struttura secondaria)
Risultati immagini per fusto erbaceo
  • Arboreo: fusto che porta ramificazioni nella parte medio-alta.
  • Cespuglioso: (frutice) tipica pianta ramificata dalla base con ramificazioni lignificate.
  • Sufrutice: simile alla precedente ma i rami lignificati sono solo quelli basali, i superiori rimangono erbacei.
Il fusto può essere classificato anche in base al portamento:
  • Eretto, portamento epigeo verso l'alto.
  • Strisciante, portamento adagiato e parallelo al suolo.
  • Rampicante, fusto che si sostiene con degli organi di attacco (viticci) o radici avventizie  (edera). 
I fusti giovani  presentano sotto lo strato epidermico il parenchima  clorofilliana mentre quegli adulti sono ricchi di parenchimi di riserva.
Il fusto al contrario della radice  si accresce con un geotropismo negativo, cioè accrescimento opposto a quello della forza di gravità. 
 Perlopiù i fusti sono organi epigei, però esistono casi in cui il fusto ha subito modificazioni tali da renderlo un organo ipogeo molto specializzato nella riserva.
 Il fusto è  costituito da uno o più porzioni distinte di internodi e nodi. Gli internodi sono porzioni allungate che hanno la funzione di distanziare i nodi dove  si inseriscono le foglie.


 Nel fusto posso distinguere diverse parti: 
  1.  Apice caulinare, 
  2. Fusto in struttura primaria,
  3. Fusto in struttura secondaria.
1. Apice caulinare 
È un meristema apicale nella porzione terminale del fusto. È formato dal tessuto meristematico primario che determina l'accresciemento longitudinale indefinito dell'organo, accrescimento primario.
La capacità di riproduzione degli apici sia caulinare sia radicale viene detta embriogenesi continua.
L'apice caulinare ha la forma di una cupola posta all'estremità del fusto detta duomo apicale. Subito al di sotto del duomo apicale ci sono delle protuberanze disposte in modo concentrico rappresentate dagli abbozzi degli organi laterali del fusto, questi sono i punti di origine degli organi dette gemme laterali che a causa dell'attività replicati a, danno origine alle bozze fogliari o rameali.
Risultati immagini per perule
perule
Nell'insieme, il duomo apicale e le gemme laterali prendono il nome di gemma vegetativa, la quale è avvolta è protetta da foglioline squamose dette perule.
Le cellule del duomo apicale vanno incontro a ripetute mitosi originando nuove cellule figlie, una parte di esse  non si differenzia, mentre l'altra parte va incontro a differenziazione e determinano la formazione dei diversi tessuti primari del fusto.
L'attività mitotica dell'apice caulinare è dovuta ad un gruppo iniziale di cellule meristematiche, cellule iniziali poste all'apice è discendente direttamente dallo zigote.
Il numero di cellule iniziali dipende dalla divisione vegetale: nelle briofite e nelle pteridofite è presente una sola cellula iniziale, mentre nelle spermatofite vi sono più cellule iniziali.
Ogniuna di queste cellule iniziali dividendosi forma due cellule figlie di cui una conserva il carattere meristematico e continuerà a dividersi andando a prendere il posto della cellula madre diventando cellula iniziale. L'altra cellula figlia, della cellula derivata, va incontro a differenziazione è raggiunta la maturità entra a far parte della struttura primaria del fusto, le cellule derivate, prima di differenziarsi, possono compiere un elevato numero di divisioni, generando però cellule figlie tutte destinate a diventare cellule adulte (divisione non ineguale).
Grazie a questo processo, ad ogni divisione di una cellula meristematica iniziale, se ne forma una nuova che prende il suo posto, in questo modo si ha il mantenimento di una linea generazionale meristematica e la continuità del meristema apicale dell'apice caulinare.
Le cellule meristematiche sono disposte in strati, quelle più esterne sono formate da cellule disposte ordinatamente  (cellula della tunica) mentre quelle più interne sono disposte disordinatamente (cellula del corpus).
Questa differenziazione si ha nelle cellule delle angiosperme e in poche gimnosperme (cellule iniziali eterogenee).
Nella maggior parte di questi ultimi le cellule non si differenziano in cellule della tunica e del corpus ed è formata da cellule iniziali eterogenee.
La tunica per lo più bistratificata con cellule che provengono da divisioni anticlinali di alcune cellule iniziali.
Le divisioni avvengono perpendicolarmente alla superficie del tessuto, questo comporta un accrescimento di superficie, ma non aumentando gli strati.
Il corpus è costituito da più strati e le cellule sono disposte disordinatamente.
Esso deriva da un unica cellula capace di dividersi in tutte le direzioni, cioè effettua divisioni anticlinali e periclinali (le divisioni sono sono parallele rispetto alla superficie del tessuto , accrescimento in spessore).
I bozzi fogliari sono protuberanze che sporgono sulla superficie dell'apice caulinare e si formano dalla replicazione delle cellule della tunica sia dalle cellule del corpus e quindi hanno un accrescimento indefinito.
Questi danno origine alle ramificazioni del fusto e quindi rappresentano l'apice caulinare.
L'apice caulinare ha la funzione di produrre cellule derivate che dopo divisioni mitotiche vanno a formare tessuti primari del fusto (accrescimento in lunghezza e gli organi laterali foglie e rami).

Commenti

Post più popolari

Copyright

Questo blog Il contadino ignorante non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
L'autore del blog non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.
Sono consentite la riproduzione e la fruizione personale dei materiali pubblicati.
In relazione alla gratuità del materiale pubblicato, si invitano i siti web e i blog che decidessero di ripubblicarlo, a indicarne l'origine e ad inserire un link al post.
È vietato l'uso commerciale e/o a fini di lucro dei contenuti del presente blog.