Promessi Sposi: capitoli 10-11-12

Capitolo 10
Gertrude, vinta dalle pressioni psicologiche del padre, si mostra pentita e chiede perdono. È in questo momento che il padre, sfruttando il momento di debolezza della figlia, le impone di accettare il convento.
Viene subito riaccolta in famiglia circondata da gesti gentili e il giorno dopo accompagnata in convento per fare richiesta di ammissione. In questa situazione Gertrude ha ormai pochissime speranze di tirarsi indietro e così arriva all'ultimo passo che è l'esame con il vicario delle monache.
Anche in quest'ultimo caso, la ragazza non trova la forza di liberarsi dalle oppressioni esterne e si trova suora per sempre.
Gertrude, avendo subito un sopruso, un ricatto, non riuscì mai a perdonarsi e a trovare consolazione nella fede. Infatti, rimpiangendo la libertà perduta, ripagava le suore con dispetti e cattiverie: il suo animo pervaso da sentimenti contrastanti causavano in lei un'altalena di comportamenti silenziosi e ribelli.
La sua vita cambia radicalmente quando cede alla corte di un giovane che abitava vicino al convento e che si chiamava Egidio: Gertrude ne divenne l'amante e per qualche tempo ebbe la sensazione di aver trovato tranquillità e pace interiore. Ben presto, però, tornarono prepotentemente a galla i suoi pensieri inquieti che lei sfogava contro le altre suore del convento.
Un giorno un fatto le tolse la pace per sempre: una conversa (suora), dopo essere stata oltremodo maltrattata decise di minacciarla affermando che avrebbe rivelato la sua tresca amorosa.
Questa fase segna un importante passo nella vita di Gertrude che da peccatrice era scivolata nel delitto: la suora infatti era stata uccisa da Egidio con la sua complicità. Da questo fatto è trascorso un anno e adesso Lucia, ignara di tutto questo, si raccomanda alla generosità della suora.

Capitolo 11   
Nel frattempo don Rodrigo aveva progettato il rapimento di Lucia (capitolo 7) e assegnato questo  compito ad una persona che godeva della sua massima fiducia (il Griso).
Sta attendendo con impazienza il suo ritorno e, ricevuta la notizia che la missione è fallita, si scaglia rabbiosamente contro il Griso: quest'ultimo dopo aver spiegato al padrone la situazione, riceve nuove istruzioni. Il giorno dopo dovrà intimidire le autorità del paese e scoprire cosa è successo quella notte.
Il conte Attilio (che aveva scommesso con don Rodrigo) viene a conoscenza del fatto e intuisce che dietro la sparizione di Lucia c'è la mano di fra Cristoforo. Decide di punire il frate andando a Milano a parlarne col signor conte zio del Servizio segreto (composto da 13 membri aveva potere consultivo, perché lavorava affianco al governatore spagnolo, ma anche effettivo, perché gestivano situazioni interne alla città).
Il Griso ha scoperto che i fuggitivi sono partiti per Monza e Milano e, dopo averlo comunicato a don Rodrigo, riceve l'ordine di andare a catturare Lucia.
Nel frattempo Renzo, arrivato a Milano, scopre che la città è in sommossa e attraversando la porta orientale della città senza essere fermato al dazio, nota lunghe strisce di farina lungo la strada e dei pani buttati qua e là. Nonostante la situazione non si lascia distogliere dal suo obiettivo e si reca al convento dei cappuccini. L'obiettivo era di consegnare la lettera di padre Cristoforo a padre Bonaventura, ma il frate non c'è, e allora Renzo decide di andare a vedere che succede in città.

Capitolo 12
Milano era una città in rivolta e il popolo, esasperato, era passato dalle proteste ai fatti. Era il secondo anno di carestia e tutto il territorio lombardo soffriva la fame. Si ricorda anche che Milano era sotto il dominio spagnolo. Oltre alla siccità, in aggiunta a questa drastica situazione, bisogna considerare le colpe degli uomini: infatti, il raccolto fu misero non solo per la carestia del periodo, ma anche per un grande numero di terreni abbandonati dai contadini, i quali partecipavano alla guerra per la successione del ducato di Mantova.
Nel periodo coincidente con l'arrivo di Renzo in città, Antonio Ferrer era momentaneamente il governatore di Milano: egli diede ascolto al popolo e ridusse drasticamente il prezzo del pane.
Ma la situazione si fece insostenibile per i fornai che riuscirono a far valere le proprie ragioni  presso il governatore facendogli cambiare idea. 
Proprio la mattina in cui Renzo arrivò a Milano, una giunta nominata dal governatore aveva dichiarato l'aumento del prezzo del pane. 
Il primo episodio di rivolta si ebbe quando un garzone di un fornaio era intento a consegnare il pane nelle case dei signori. Dopodiché è la volta del forno delle grucce che viene assediato dalla folla. L'intervento del capitano di giustizia, che tentava di placare il popolo in rivolta, fu reso vano da un sasso lanciatogli in testa che lo costrinse alla ritirata.
Renzo, si trova in questa situazione e ascolta per capire meglio che cosa sta succedendo. 
Nel frattempo, una voce accusa come vero responsabile della mancanza del pane e del suo costo esagerato, il vicario. La folla, allora si dirige verso la sua casa e Renzo viene trascinato dalla massa.

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