La componente biotica degli ecosistemi
Le sostanze inorganiche sono le sostanze semplici presenti nell'ambiente come l'acqua i sali minerali e i gas dell'aria come l'ossigeno e l'anidride carbonica, le sostanze organiche sono enzialmente quelle che formano le cellule, come zuccheri, proteine, grassi e , DNA.
Il processo che consente la formazione di sostanze organiche a partire da quelle inorganiche è la fotosintesi termine che deriva dal greco e significa "fabbricare sostanze con la luce" poiché il processo fotosintetico richiede un notevole apporto di energia che viene fornita dal sole.
Nelle foglie e in tutte le parti verdi dei vegetali è contenuto un pigmento verde, la clorofilla che è in grado di catturare l'energia luminosa del sole e di consentire la formazione delle sostanze organiche come il glucosio.
Le piante, poiché producono sostanze organiche sia per sè sia per gli altri organismi, vengono definite organismi autotrofi e nell'ambiente svolgono ruolo di produttori.
Al contrario delle piante, gli animali non sono in grado di fabbricarsi il cibo, ma devono procurarselo mangiando altri organismi.
Gli animali, quindi, si nutrono di sostane organiche già elaborate. Gli animali, poiché si nutrono a spese di altri organismi sono definiti eterotrofi e nell'ambiente svolgono il ruolo di consumatori.
Gli animali che hanno un regime alimentare diversificato vengono detti onnivori.
Gli animali che invece hanno una dieta molto specializzata sono detti monofagi.
Tutti gli animali indipendentemente dalla loro dieta e tutte le piante da quelle di alto fusto a piccoli muschi producono rifiuti rappresentate da foglie cadute al suolo, feci, carcasse di organismi morti. Questo materiale in poco tempo formerebbe cataste in grado di soffocare ogni forma di vita se non ci fosse la decomposizione.
La decomposizione è la graduale trasformazione delle sostanze organiche, che costituiscono i resti di organismi, in sostanze inorganiche semplici: principalmente sali minerali, anidride carbonica e acqua.
L'opera di demolizione e trasformazione di rifiuti è dovuta a milioni e milioni di organismi di piccole dimensioni o addirittura microscopici, i quali si nutrono dei corpi mori o degli scarti degli altri organismi.
Il lavoro di decomposizione inizia a partire da piccoli invertebrati quali acari, porcellini di terra, lombrichi e millepiedi, che in considerazione del "lavoro" che volgono, sono chiamai detritivori.
Essi si cibano di detriti che vengono digeriti solo parzialmente ed espulsi in gran parte con le feci.
In seguito intervengono i batteri i funghi e le muffe che sono in grado di attaccare anche i materiali più resistenti e di procedere ulteriormente nell'azione disgregatrice.
Batteri, funghi e muffe sono i veri e propri decompositori.
I detritivori a loro volta possono rimangiare lo stesso terreno "lavorato" dai decompositori e il ciclo si ripete diverse volte.
In questo modo si forma l'humus un terriccio scuro e appiccicaticcio che contiene in detriti in decomposizione, sostanze minerali e batteri e dona il caratteristico odore al terreno.
Senza decomposizione non vi sarebbe alcun riciclaggio dei materiali di cui le piante verdi possono fare nuovo uso.
Dunque, la fertilità di un terreno dipende largamente dalla presenza di questi organismi e quindi dalla quantità di humus che contiene.
Il processo che consente la formazione di sostanze organiche a partire da quelle inorganiche è la fotosintesi termine che deriva dal greco e significa "fabbricare sostanze con la luce" poiché il processo fotosintetico richiede un notevole apporto di energia che viene fornita dal sole.
Nelle foglie e in tutte le parti verdi dei vegetali è contenuto un pigmento verde, la clorofilla che è in grado di catturare l'energia luminosa del sole e di consentire la formazione delle sostanze organiche come il glucosio.
catena alimentare |
Al contrario delle piante, gli animali non sono in grado di fabbricarsi il cibo, ma devono procurarselo mangiando altri organismi.
Gli animali, quindi, si nutrono di sostane organiche già elaborate. Gli animali, poiché si nutrono a spese di altri organismi sono definiti eterotrofi e nell'ambiente svolgono il ruolo di consumatori.
Gli animali che hanno un regime alimentare diversificato vengono detti onnivori.
Gli animali che invece hanno una dieta molto specializzata sono detti monofagi.
porcellino di terra |
acaro |
millepidi |
Il lavoro di decomposizione inizia a partire da piccoli invertebrati quali acari, porcellini di terra, lombrichi e millepiedi, che in considerazione del "lavoro" che volgono, sono chiamai detritivori.
Essi si cibano di detriti che vengono digeriti solo parzialmente ed espulsi in gran parte con le feci.
In seguito intervengono i batteri i funghi e le muffe che sono in grado di attaccare anche i materiali più resistenti e di procedere ulteriormente nell'azione disgregatrice.
Batteri, funghi e muffe sono i veri e propri decompositori.
In questo modo si forma l'humus un terriccio scuro e appiccicaticcio che contiene in detriti in decomposizione, sostanze minerali e batteri e dona il caratteristico odore al terreno.
Senza decomposizione non vi sarebbe alcun riciclaggio dei materiali di cui le piante verdi possono fare nuovo uso.
Dunque, la fertilità di un terreno dipende largamente dalla presenza di questi organismi e quindi dalla quantità di humus che contiene.
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