L'apogeo dell'impero
Cocceio Nerva |
Nell'atto di eliminare Domiziano, i congiurati si erano accordati per nominare suo successore Cocceio Nerva. Il breve principato di Nerva segnò l'avvio del principato adottivo.
Il principe in carica adottava il suo successore, con l'approvazione del senato, scegliendolo in base alle qualità e ai meriti.
Traiano, un provinciale al potere
Al momento dell'adozione Traiano, era governatore della Germania superiore; Nerva dava dunque soddisfazione anche alle ispirazioni delle province e dell'esercito.
Traiano divenne imperatore nel 98 e fu il primo provinciale ad assumere questa carica.
A partire dall'età di Traiano, nuclei consistenti di provinciali entrarono nella vita economica e istituzionale della capitale e, molti romani si trasferirono nelle province, dove lavoravano per conto dell'amministrazione imperiale. Si trattava di due importanti fattori di romanizzazione, a cui si deve aggiungere l'efficace contributo dei soldati.
Un fenomeno che troverà espressione nelle sempre più generose concessioni della cittadinanza romana agli abitanti delle province.
Un principe energetico ed equilibrato
Traiano fu davvero un buon principe, ebbe ottimi rapporti con il senato.
Riformò e rese più efficiente l'amministrazione dello stato centrale e dei municipi; risanò le finanze dell'erario, costruì un acquedotto e una serie di strade, concesse prestiti a basso interesse; gli interessi venivano utilizzati dallo stato per costruire strutture assistenziali riservate a bambini italici, che potevano così avere un'adeguata istruzione e aspirare a diventare ufficiali o funzionari.
La massima espansione dell'impero
Molto attiva fu la politica estera di Traiano.
La Dacia divenne provincia romana.
In oriente realizzò l'annessione dell'Arabia Petra, che permetteva di controllare l'importante traffico commerciale con l'Oriente, tra i più ricchi del mondo antico.
Traiano morì improvvisamente in Cilicia, dopo avere indicato come suo successore il comandante dell'esercito d'Oriente, Publio Elio Adriano.
Traiano |
Al momento dell'adozione Traiano, era governatore della Germania superiore; Nerva dava dunque soddisfazione anche alle ispirazioni delle province e dell'esercito.
Traiano divenne imperatore nel 98 e fu il primo provinciale ad assumere questa carica.
A partire dall'età di Traiano, nuclei consistenti di provinciali entrarono nella vita economica e istituzionale della capitale e, molti romani si trasferirono nelle province, dove lavoravano per conto dell'amministrazione imperiale. Si trattava di due importanti fattori di romanizzazione, a cui si deve aggiungere l'efficace contributo dei soldati.
Un fenomeno che troverà espressione nelle sempre più generose concessioni della cittadinanza romana agli abitanti delle province.
Un principe energetico ed equilibrato
Traiano fu davvero un buon principe, ebbe ottimi rapporti con il senato.
Riformò e rese più efficiente l'amministrazione dello stato centrale e dei municipi; risanò le finanze dell'erario, costruì un acquedotto e una serie di strade, concesse prestiti a basso interesse; gli interessi venivano utilizzati dallo stato per costruire strutture assistenziali riservate a bambini italici, che potevano così avere un'adeguata istruzione e aspirare a diventare ufficiali o funzionari.
la parte in rosso scuro è la Dacia |
Elio Publio Adriano |
La massima espansione dell'impero
Molto attiva fu la politica estera di Traiano.
La Dacia divenne provincia romana.
In oriente realizzò l'annessione dell'Arabia Petra, che permetteva di controllare l'importante traffico commerciale con l'Oriente, tra i più ricchi del mondo antico.
Traiano morì improvvisamente in Cilicia, dopo avere indicato come suo successore il comandante dell'esercito d'Oriente, Publio Elio Adriano.
Commenti
Posta un commento