Carenze ed eccessi d'acqua

Le conseguenze del deficit idrico
La carenza di acqua determina diversi fenomeni negativi che ostacolano il normale svolgimento di molti processi vitali nelle piante.
I sintomi più importanti provocati dal deficit idrico sono i seguenti:

pianta appassita
  • Perdita del turgore cellulare, gli organi più colpiti sono i tessuti molli, come le foglie, i fiori e i frutti, nei quali il sostegno è dato dalla pressione dell'acqua contro le pareti delle cellule. La riduzione del turgore cellulare segna l'inizio dell'appassimento: la cellula diviene flaccida. Accanto a questo fenomeno, nelle foglie si può verificare anche una riduzione della sintesi clorofilliana, con cambiamenti di colore e una progressiva disidratazione.
  • Riduzione della crescita, strettamente collegata alla perdita del turgore cellulare: essa provoca un rallentamento della distensione cellulare, questo fenomeno spiegabile dal fatto che le cellule vegetali sono costituite per la maggior parte di acqua e quindi, il loro accrescimento è determinato dalla disponibilità idrica.
  • Arresto della fotosintesi, quando la pressione idrica all'interno dei tessuti diviene insufficiente, gli stomi tendono a chiudersi per evitare la traspirazione. In questo modo viene però anche impedita l'entrata di anidride carbonica provocando una riduzione della fotosintesi. L'arresto del processo fotosintetico porta a un calo della produzione di sostanza secca.
  • Riduzione della sintesi proteica
  • Riduzione dell'assorbimento radicale, che induce anche una carenza di sostanze nutritive. Essa è determinata da due fattori: uno è il deficit idrico che si verifica nel terreno che riduce la solubilità e la mobilità degli ioni nutritivi, l'altro è la perdita di turgore determina una riduzione dell'attività delle cellule radicali deputate all'assorbimento.
  • Rallentamento del trasporto delle sostanze all'interno del sistema vascolare, riguarda sia il trasporto della linfa grezza attraverso lo xilema sia quello degli elaborati attraverso il floema.
  • Maturazione ritardata dei frutti, causata dall'incremento della sintesi di acido abscissico che si verifica in situazioni di deficit idrico. L'accumulo di questo ormone ostacola il normale flusso di sostanze nutritive e di elaborati.
Le conseguenze dell'eccesso idrico
Gli eccessi di acqua possono provocare danni e squilibri alle piante; l'acqua, infatti, favorisce l'aspetto vegetativo, e un suo eccesso determina una maggior crescita delle parti indifferenziate, come le foglie e i rami: ciò crea uno squilibrio con l'aspetto riproduttivo, e si ha un ridotto sviluppo di fiori e frutti.
Cracking
  • L'affastellamento di foglie, impedisce alla luce di raggiungere i frutti, creando un microclima umido, favorendo lo sviluppo di microrganismi patogeni.
  • La crescita più veloce della polpa rispetto all'epicarpo, può causare la formazione di fessure: questo fenomeno è chiamato cracking.

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