Dante Alighieri: La Divina Commedia

L'ipotesi più accreditata è che Dante abbia iniziato la composizione dell'opera tra il 1306 e il 1307.

  • L'Inferno viene scritto tra il 1306 e il 1309;
  • Il Purgatorio, viene scritto tra il 1309 e il 1314;
  • Il Paradiso, viene scritto dal 1315 fino alla morte nel 1321;
La struttura del poema è simbolicamente organizzata sulla ricorrenza del numero tre e dei suoi multipli: è diviso in tre cantiche e ogni cantica ha trentatré canti tranne la prima, L'Inferno, che ne ha trentaquattro perché contiene l'introduzione. 
La forma metrica è la terzina incatenata, ogni cantica si chiude sulla parola-rima "stelle", allusione simbolica alla meta conclusiva del viaggio.
Il viaggio attraverso i tre regni si svolge in un arco cronologico preciso, ovvero sei giorni, durante la settimana di Pasqua del 1300, da venerdì 8 aprile a giovedì 14.
Dante racconta che «nel mezzo del cammin di nostra vita» si è ritrovato per una selva oscura, in cui lo tengono bloccato tre animali, la lonza (lussuria), il leone (superbia) e la lupa (cupidigia); improvvisamente compare l'anima del poeta Virgilio che accorre in suo aiuto e lo conduce fuori dalla selva.
Dante e Virgilio arrivano così alla porta dell'inferno e dopo averla attraversata, si trovano nell'antinferno, dove sono puniti gli ignavi, cioè coloro che in vita non seppero scegliere tra il bene e il male.
Superata la massa degli ignavi Dante e Virgilio arrivano sulle rive del fiume infernale, dove si trova Caronte, il traghettatore delle anime; Dante sviene e si ritrova nel primo cerchio: ha inizio così il vero e proprio viaggio nel mondo infernale.
Inferno

L'inferno
L'inferno è immaginato da Dante come una stretta e lunga voragine a forma di cono rovesciato, la cui imboccatura di trova nei pressi di Gerusalemme, formatasi a seguito della caduta di Lucifero, scacciato dal cielo per essersi ribellato a Dio.
La voragine infernale è divisa in nove cerchi, nei quali i dannati sono distribuiti a seconda del peccato commesso.





Il Purgatorio
Purgatorio
Arrampicandosi sul corpo di Lucifero, Dante e Virgilio superano il centro della Terra e risalgono dalla parte opposta; riemersi in superficie si trovano ai piedi del monte del Purgatorio, che si innalza agli antipodi di Gerusalemme.
Nella zona antistante la porta del purgatorio si trova l'Antipurgatorio, in cui rimangono le anime di coloro che hanno tardato a pentirsi, e che per contrappasso, devono attendere per poter accedere alla purificazione.
Il Purgatorio è diviso in sette cornici o gironi.
Sulla cima del monte si trova un altopiano, dov'è collocato il Paradiso terrestre. Qui Virgilio affida Dante a Beatrice.

Il Paradiso
Paradiso
Il Paradiso si trova al di là della sfera del fuoco; è diviso in nove cieli (o sfere) concentrici, contenuti tutti nell'Epiro, limite estremo del creato e sede specifica di Dio.
I beati si trovano tutti nell'Epiro. Il percorso di Dante attraverso il Paradiso consiste in una progressiva ascesa, che termina con la visione di Dio. Per manifestare a Dante la diversità del loro grado di beatitudine, le anime dei beati gli si presentano così distribuite nei diversi cieli.

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