Il vento: caratteristiche, effetti, misurazione e difesa delle colture

Anemometro
Sulla Terra esistono zone sottoposte a pressioni diverse, e per questo motivo l'aria tende a spostarsi: La differenza di pressione rappresenta la forza motrice del vento. In particolare, l'aria tende a spostarsi da zone ad alta pressione a zone di bassa pressione.
Altra possibile forza motrice (causa del moto dei venti) è la differenza di temperatura fra zone.
I venti sono quasi sempre paralleli rispetto alla superficie terrestre e possono essere considerati come un movimento orizzontale dell'aria.

La velocità e la direzione del vento si misura per mezzo di strumenti detti Anemometri (in km/h). E' uno strumento costituito da un regolatore di velocità collegato a un asse verticale. 

Gli effetti del vento sull'ambiente sono molteplici:
  • Aumento dell'evapotraspirazione,  essendo l'aria attorno alle foglie ricca di vapore acqueo a causa della traspirazione, quando arriva il vento esso la rimuove asciugando la foglia.
  • Favorisce l'impollinazione per le piante anemofile, infatti, il vento è il principale trasportatore del polline.
  • Allettamento, stroncamento, sradicamento.
  • Trasporto salsedine.
  • Erosione eolica, il vento può provocare danni al suolo causando il distacco delle particelle superficiali e il loro trasporto in altre zone (questo fenomeno è raro in Italia e più frequente in altre zone della Terra ricche di sabbia e povere di argilla).
I frangivento
Questi mezzi di protezione collettiva possono essere vivi se sono formati da alberi, o morti se sono formati da reti, muri o pannelli di plastica.
Frangivento morto
I frangivento vivi sono costituiti prevalentemente da specie arboree e arbustive a rapido accrescimento, che vengono disposte in più filari sfalsati tra loro e disposti perpendicolarmente alla direzione del vento.
Le principali caratteristiche che determinano l'efficacia dei frangivento sono:
  • L'altezza, deve corrispondere a valori variabili normalmente da 1/8 a 1/5 della lunghezza della zona da proteggere.
  • La lunghezza, deve essere leggermente superiore a quella della zona da proteggere.
  • La permeabilità, detta anche porosità, corrisponde alla densità delle foglie delle piante che costituiscono il frangivento. La permeabilità ottimale è dei circa 50%, cioè solo metà della corrente dell'aria dovrebbe attraversare il frangivento.
  • L'uniformità della massa, non ci devono essere spazi vuoti all'interno né per tutto lo sviluppo in altezza del frangivento.
  • Il profilo del frangivento, deve essere aerodinamico, in modo tale da invitare il vento a superarlo, smorzando in parte la sua velocità e non creando refoli d'aria nella parte sottovento.
Le piante utilizzate per i frangivento devono avere le seguenti caratteristiche:
Frangivento vivo
  • Essere sempreverdi, in modo tale da poter esercitare la loro azione protettiva anche durante la stagione invernale.
  • Essere rustiche e adattabili, caratteristiche che ne garantiscano la durata e la resistenza alle avversità ambientali.
  • Presentare un rapido accrescimento, per raggiungere il più rapidamente possibile la piena efficacia protettiva.
  • Esercitare una limitata competizione con le specie da proteggere, devono avere un sistema radicale non molto espanso.

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