Nuove forme di religiosità: San Domenico e San Francesco
San Domenico |
Intorno al 1203 il prete castigliano Domenico di Guzman, ottenne dal vescovo l'autorizzazione a vivere lui stesso in povertà assoluta, al fine di predicare agli eretici la dottrina cattolica in maniera credibile. Nel 1216, venne fondato il nuovo ordine monastico dei domenicani, il cui scopo principale restò quello di combattere l'eresia.
San Francesco |
Francesco d'Assisi era figlio di un intraprendente commerciante di stoffe, in strette relazioni con la Francia.
Francesco visse una vita agitata fino al 1206-1207, quando decise di andarsene dalla ricca casa paterna e vivere di elemosina, imitando in tutto la povertà di Cristo.
La sua conversione fu davvero completa solo nel momento in cui egli trovò la forza di abbracciare un lebbroso, figura che la società medievale trattava con estrema diffidenza e profondo disprezzo.
Intorno a Francesco si riunì in breve tempo una comunità di discepoli.
Il santo di Assisi fu sempre preoccupato di mostrarsi obbediente nei confronti della Chiesa e di avere approvazione dal pontefice. Resosi conto della volontà di sottomissione di Francesco, papa Innocenzo III diede al nuovo gruppo la propria autorizzazione a predicare.
A partire dal 1210, si diffuse in tutta l'Europa cristiana e la piccola comunità iniziale si trasformò in un grande ordine religioso, per il quale Francesco stese una regola di vita molto rigorosa: i seguaci di Francesco dovevano guadagnarsi sa vivere con il lavoro manuale , ma avevano il divieto assoluto di accettare e maneggiare il denaro.
Ci sono due tipi di seguaci di San Francesco:
- Conventuali, molto più propensi rispetto ai primi a uniformarsi agli altri ordini religiosi e a clericalizzarsi, deviando, sostanzialmente, dagli ideali del fondatore.
- Spirituali, fedeli allo spirito della Regola e al Testamento di Francesco, praticando l’ideale di assoluta povertà.
Commenti
Posta un commento