Il mercato

Abbiamo visto che gli attori dell'economia sono i soggetti economici: famiglie, imprese e lo Stato.
La microeconomia studia il comportamento dei singoli operatori all'interno dei mercati.
Le tre domande fondamentali della microeconomia sono:

  1. Che cosa produrre? Perché nel momento in cui decido di produrre qualcosa, rinuncio a produrre altre cose.
  2. Come produrre? Cioè quali risorse conviene usare nella produzione dei diversi beni
  3. A chi deve andare il prodotto? A causa della scarsità, nessuno può ottenere tutto ciò che vuole. Ogni società deve trovare un modo per distribuire i prodotti tra i soggetti che la compongono.
Come una società risponde alle 3 domande è alla base della locazione delle risorse, di come vengono ripartite le risorse disponibili tra possibili usi alternativi.
Nelle società occidentali si parla di "sistemi di mercato" nel senso che la locazione delle risorse dipende dalle decisioni autonome dei soggetti economici (famiglie e imprese) i quali le prendono in base ai prezzi.
Questi sistemi economici, sono chiamati "economie liberiste" e sono basati sulla proprietà privata dei mezzi di produzione e sulla libera concorrenza tra le imprese.
Alternativi a questi vi sono le economie collettivistiche o pianificate, in cui i mezzi di produzione sono di proprietà pubblica e tutte le decisioni in campo economico sono prese dallo stato, prezzi inclusi.
Nel mondo vigono quasi ovunque forme di economia mista in cui l'intervento dello Stato può essere minimo (U.S.A.) o massimo (Cina, Cuba), ma è sempre riconosciuta alla libera iniziativa dell'individuo la capacità di rendere efficiente un sistema economico.
Torniamo adesso all'economia di mercato e al modo in cui vengono prese le decisioni sulla locazione delle risorse.

Il modello che spiega come il prezzo guida il comportamento sia dei consumatori che dei produttori si chiama "modello della domanda e dell'offerta".
L'insieme dei consumatori costituisce la domanda di un bene.
Il principale fattore che influisce sulle decisioni dei consumatori rispetto al consumo di un certo bene è il prezzo, e si verifica che a prezzi elevati corrisponde una massima quantità domandata, viceversa con prezzi bassi si ha una minima quantità domandata.
Quindi prezzo e quantità sono legati da una relazione inversa, questo concetto è noto come "legge della domanda"
Costruiamo adesso la curva della domanda:


L'insieme dei produttori costituisce l'offerta di un bene. Il principale fattore che influisce sull'offerta di un bene è sempre il prezzo e l'andamento è il contrario a quello della domanda.
A prezzi alti, l'offerta è alta, a prezzi bassi, l'offerta è bassa.
Costruiamo adesso la curva dell'offerta:


Nessuna delle due curve rappresenta ne il prezzo ne le quantità vendute.
Sovrapponendo però le due curve è possibile capire quale sia il punto di equilibrio di mercato.


In tal modo in un sistema di mercato viene fissato il prezzo di mercato che è quello che fa coincidere le quantità domandate e offerte.
Cosa succede se il prezzo è superiore o inferiore al prezzo di equilibrio?
  1. Caso I: è quello in cui il prezzo P1 > Pe. A P1 corrispondono una quantità domandata Qd1 < Qo1 resta quindi una quantità invenduta e il prezzo scende.
  2. Caso II: in questo caso la domanda è superiore alla quantità offerta. Quindi, il prezzo tende "naturalmente" all'equilibrio (è quello che Adam Smith chiamava "mano invisibile"). Perché questo si verifichi è necessario che ci siano alcune condizioni:
  • La domanda è esercitata da un gran numero di consumatori e l'offerta da un gran numero di produttori (cioè domanda e offerta sono polverizzate), nessuno dei quali è tanto grande da poter influire sul prezzo;
  • Il mercato sia aperto a tutti: le imprese possono liberamente entrare o uscire dal mercato;
  • Il mercato sia trasparente: prezzi e beni offerti sono noti a tutti;
  • I beni sono omogenei chiaramente confrontabili.
Quando si verificano queste condizioni si parla di mercato si parla di mercato di libera concorrenza o di mercato perfetto.
Per vari motivi il mercato può degenerare verso forme imperfette dove la domanda, l'offerta o entrambe si concentrano nelle mani di una più persone.


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