La struttura del terreno
La struttura del terreno è la modalità di aggregazione delle particelle che lo compongono.
La struttura del suolo può avere tre punti vista:
La struttura del suolo può avere tre punti vista:
- Da un punto di vista agronomico, la struttura del suolo consiste nell'aggregazione di particelle eterogenee, che formano i glomeruli o grumi.
- Da un punto di vista tecnologico, la struttura del terreno si identifica con la sua "zollosità". Si distinguono in tal caso un macrostruttura, creata dal lavoro meccanico di preparazione principale (aratura), che determina la formazione di zolle. E una microstruttura, che viene creata dai lavori di preparazione complementari (rullatura, erpicatura), i quali hanno lo scopo di frantumare le zolle.
- Da un punto di vista naturalistico, si considera la forma e la disposizione degli aggregati lungo il profilo verticale del terreno.
Le particelle del terreno si possono aggregare in due modi diversi detto stato strutturale e stato astrutturale:
Aggregazione del terreno |
- Stato astrutturale: le particelle di sabbia, limo e argilla che costituiscono il terreno si trovano in stato di completa dispersione. Questa situazione è particolarmente negativa quando prevalgono nel terreno i componenti più fini (limo, argilla); in questo caso i macropori sono presenti in numero molto limitato e quindi la capacità per l'aria è ridotta ai minimi.
- Stato strutturale: le particelle più fini, dotate di proprietà colloidali danno luogo a fenomeni di aggregazione tra le particelle del terreno, formando dei glomeruli . In questo modo i micropori rimangono confinati all'interno dei grumi, mentre tra glomeruli contigui sono presenti i macropori.
Demolizione dello stato strutturale
esempio di demolizione della struttura del terreno |
La struttura, non è una proprietà statica, ma è soggetta a una continua opera di demolizione dovuta a diversi fattori:
- l'azione battente della pioggia;
- la compressione dovuta al passaggio delle macchine;
- le lavorazioni eseguite quando il terreno non è in condizioni ottimali di lavorabilità (troppo secco o troppo umido);
- l'apporto di cationi che distruggono la struttura, come il sodio, che possono essere contenuti in alcuni concimi o nelle acque di irrigazione.
Ripristino dello stato strutturale
Per riportare un terreno allo stato strutturale, è necessario che si verifichino contemporaneamente tre condizioni:
- la presenza di agenti cementanti;
- la presenza di cationi flocculanti;
- l'intervento di forze capaci di disgregare la massa terrosa compatta.
Gli agenti cementanti sono responsabili dell'aggregazione delle particelle terrose e della formazione delle micelle colloidali.
I principali cementi naturali sono quelli organici (l'humus) altri cementi sono gli ossidi metallici e le argille.
I cationi flocculanti esercitano un'azione coagulante a carico dei colloidi minerali (argille) e organici (humus) e favoriscono la formazione di aggregati argilla-humici in grado di resistere alla demolizione.
Le forze in grado di vincere la coesione delle particelle, possono essere di diversa origine, sia naturale che antropica, esse permettono la formazione dello stato strutturale di un terreno in cui la struttura era stata demolita.
Forze di origine naturale
- Fauna edafica: tra i numerosi animali presenti nel terreno i lombrichi sono i più attivi rimescolando il terreno contribuendo in maniera determinante sulla creazione della struttura glomerulare.
- Copertura vegetale: è un fattore in genere positivo per quando riguarda la stabilità della struttura, in quanto protegge il terreno dall'azione battente della pioggia.
- Alternanza di gelo e disgelo: l'acqua che si infiltra nei pori del suolo nei mesi autunnali, durante la stagione fredda solidifica, aumentando così di volume; in questo modo, la primavera successiva gli aggregati zollosi si ritroveranno in buona parte disgregati e il terreno risulterà così costituito da glomeruli uniformi e di ridotte dimensioni.
Forze di origine antropica
- Lavorazioni del terreno: sono il mezzo più usato per disgregare periodicamente il terreno compattato. Il lavoro principale per ripristinare la struttura e arieggiare il terreno aumentando la macroporistà è l'aratura.
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