La concimazione del suolo

Per concimare occorre seguire 4 passaggi:
  1. La dose da distribuire;
  2. L'epoca di distribuzione (periodo in cui concimare);
  3. Tipo di concime (quali elementi apportare al terreno);
  4. Modalità di distribuzione (spandiconcime, fertirrigazione, solido, liquido ecc...).
I concimi minerali
I concimi minerali sono derivati da minerali inorganici o costituiti mediante un processo di sintesi, anche se i composti ottenuti sono di natura organica (urea).
Essi si possono presentare sotto due forme:
  1. Solida (granulare o in polvere);
  2. Concime composto
    Concime semplice
  3. Fluida (liquidi, soluzioni o sospensioni).
I concimi minerali possono essere semplici o composti:
  • Semplici: cioè contengono un solo dei tre elementi principali della fertilità (azoto N, fosforo P, potassio K).
  • Composti: contengono più elementi della fertilità in vari rapporti (NP, NK, PK, NPK).

Nei concimi minerali composti compaiono sulle confezioni dei numeri come ad esempio 6-24-24 questi numeri stanno ad indicare il titolo del concime. Il primo è sempre l'azoto (N), il secondo è il fosforo (P) e il terzo è il potassio (P).
Nel nostro caso 6-24-24 abbiamo il 6% di azoto, il 24% di fosforo e il 24% di potassio.

Concimi semplici: I concimi azotati
  1. Azotati ammoniacali: a lento effetto, liberano NH4+;
  2. Azotati nitrici: a pronto effetto, liberano NO3-;
  3. Azotati nitro-ammoniacali: a pronto e a lento effetto, liberano NO3 e NH4+;
  4. Azotati organici: a lenta cessione, liberano azoto organico.
Forma ureica
L'azoto per poter essere assorbito dalle piante, deve essere trasformato in NH4+ dall'enzima ureasi e poi in nitrato. La velocità della reazione dipende dalle condizioni di umidità e temperature del terreno.
Durante questa trasformazione si sviluppa ammoniaca gassosa (NH3) che si libera nell'aria e si perde per volatilizzazione. L'interramento dell'urea subito dopo la distribuzione può ridurre queste perdite.

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