Martin Lutero

Martin Lutero nasce nel 1483 e sin da giovane si rifugiò nel monastero per concentrarsi sulla preghiera, tuttavia aveva assimilato una concezione dell'aldilà terribile, quindi per quando si sforzasse, percepiva se stesso come perennemente in debito nei confronti di Dio convincendosi di essere destinato alla dannazione eterna. Inoltre si convinse che nessun' uomo potesse raggiungere il paradiso con le sue forze.
Nel 1512 divenne professore all'università di Sassonia. Lutero era convinto che ogni uomo tendesse verso il male e che questo fosse dovuto al peccato originale.
L'unica consolazione era la giustificazione mediante la sola fede.

Giustificazione significa: trattare qualcuno da giusto, ovvero la salvezza eterna.

Quindi per Lutero essere salvato da Dio per i propri meriti è impossibile perché gli uomini tendono solo verso il male. Tuttavia la sorte dell'umanità non è la dannazione perché la crocifissione di Gesù ha cancellato le conseguenze del peccato, di conseguenza Dio ci giustifica, ovvero ci salva anche se siamo peccatori. 
L'uomo deve solo avere fede di questo.
Secondo Lutero quindi, la possibilità di andare in paradiso non dipendeva dagli sforzi fatti sulla Terra, ma la salvezza è un dono.
Di conseguenza per Lutero non aveva nessuna importanza il purgatorio perché l'uomo era già stato salvato poi, Lutero si scagliò contro le indulgenze che in teoria dovevano essere opere buone compiute per abbreviare il soggiorno in purgatorio.
Nell'ottobre del 1517 Lutero scrisse e diffuse le sue opinioni sulle indulgenze mediante le 95 tesi che erano affermazioni in cui invitava i teologi a discuterne pubblicamente.
Lutero non contestava il modo in cui le indulgenze venivano date ma il concetto stesso di indulgenza.
Certamente sapeva che per ottenere le indulgenze bisognava dare denaro alla chiesa e il ricavato di queste vendite veniva utilizzato per costruire palazzi per i papi e per i vescovi, però a Lutero non interessavano questi aspetti.
A partire dal 1300 colpire le indulgenze significava colpire il papa pertanto dal 1518 a Lutero furono contestate le sue affermazioni perché mettevano in dubbio la dottrina cattolica.
Tra il 1518 e il 1521 si profilò il principio della super scrittura secondo questa concezione solo la bibbia può essere presa come fonte valida per costruire la dottrina della chiesa. Di conseguenza tutto ciò che non si trova nel nuovo testamento deve essere eliminato anche se sostenuto dal Papa.
Per Lutero la chiesa, ai tempi del nuovo testamento era un modello perfetto, tuttavia nel tempo questo splendore era stato distrutto. Per Lutero applicare il principio della sola scrittura significava riformare la chiesa, ovvero ripulirla da tutte le falsità storiche che l'avevano rovinata. Per questa ragione Lutero aveva rifiutato le indulgenze e il purgatorio e allo stesso modo rifiutò il sacramento dell'ordine: per lui gli unici due sacramenti accettati erano il battesimo e l'eucarestia presenti nel Vangelo, in più fino al 1519 Lutero sostenne che ogni cristiano battezzato possa mettersi in contatto diretto con Dio senza la mediazione dei preti.
Rendeva così inutile l'autorità della chiesa.

I sola sono delle formule in latino che riassumono i punti fondamentali della riforma protestante.

Sola scrittura
E' la dottrina che afferma che dio abbia rivelato la sua volontà solo attraverso le sacre scritture e quindi la bibbia deve essere considerata sufficiente per conoscere la via della salvezza.

Sola fede
Con cui Lutero afferma il valore assoluto della fede per salvare l'anima. Di conseguenza esclude che la salvezza possa essere ricevuta attraverso le opere o i meriti.

Sola grazia
Che spiega che la salvezza dal peccato è possibile solo grazie alla grazia di Dio, non per i meriti del peccatore

Nel 500 l'impero ottomano riversò le sue energie verso l'occidente: conquistò Belgrado nel 1521, nel 1526 vinse il re di Ungheria e nel 1529 presero d'assedio Vienna sotto il dominio di Carlo.
Per respingere i Turchi Carlo V aveva bisogno delle forze di tutta la Germania, il paese però era diviso a causa della riforma. Per molto tempo Carlo cercò di convocare un concilio per trovare un accordo tra il papa e i principi protestanti.
Nel 1529 a Spira si tenne una assemblea imperiale presieduta da Ferdinando che era stato indicato da Carlo come reggente della Germania.
Ferdinando però invece di cercare il sostegno di tutti i principi cercò di imporre la propria autorità in campo religioso.
Il risultato fu che i principi che sostenevano Lutero protestarono 19 aprile 1529. A questo punto la spaccatura religiosa tra questi principi divenne effettiva: un gruppo di Stati sosteneva la chiesa di Roma mentre gli altri si richiamavano al principio della sola scrittura.
Nel 1530 si tenne un'altra dieta ad Augusta che si concluse con un ordine: i protestanti dovevano tornare sulle loro posizioni entro aprile del 31. Come risposta i principi protestanti si riunirono nella lega di Smalcalda per contrastare l'imperatore.
Nel 1545 l'imperatore iniziò la guerra contro la lega di Smalcalda e nel 1547 sconfisse i Luterani. Però la guerra proseguì e nel 1551 alcuni principi protestanti si allearono con la Francia (governata da Enrico II), infine Carlo stipulò con i principi la Pace di Augusta nel 1555 che prevedeva che i principi tedeschi potessero aderire alla religione che volevano.
In più tutti gli abitanti dovevano seguire la fede del loro principe.
Questa sconfitta fu dovuta all'impossibilità di unificare la Germania religiosamente. In questi anni l'imperatore ebbe 3 nemici che non riuscì mai a vincere: La Francia, gli Ottomani e la Lega di Smalcalda.
alla fine con la Francia stipulò la Pace di Cateau-Cambresis con cui la Spagna ottenne il controllo della Lombardia quindi dell'Italia.
Nel 1556 Carlo abdicò a favore del figlio Filippo a cui diede la Spagna e i Paesi Bassi e del fratello Ferdinando a cui diede il resto.
Questa spartizione cercava di sistemare la situazione difficile tuttavia Filippo non riuscì a governare in modo semplice .

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