Galileo Galilei
Nacque nel 1564 a Pisa, non completò gli studi in medicina. Inventò la bilancia idrostatica, nel 1579 ottenne la cattedra di matematica a Pisa.
A Padova si occupò di ricerche in ambiti molto diversi tra loro.
Agli inizi del 1600 dimostrò che la concezione di Aristotele di un cielo immutabile non poteva essere vera, Galileo entrò così in contrasto con tutti gli studiosi accademici.
Poco dopo migliorò il cannocchiale che impiegò per osservare il cielo.
Tra le prime scoperte Galileo osservò la via lattea scoprendo che era costituita da decine di stelle vicine tra loro, osservò i satelliti di Giove e le macchie solari. L’idea alla base di queste scoperte era che il cielo non era perfetto e immutabile, una scoperta molto importante fu quella delle fasi di Venere e scoprì che ruotava intorno al Sole, questo era in contrasto con il sistema tolemaico.
Nel 1616 il tribunale del sant’Uffizio condannò il sistema copernicano come eretico, perché contrastava con le sacre scritture.
Galileo espose le sue idee nel dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, nel quale proponeva le ragioni a favore e contro il sistema tolemaico e copernicano, Galileo ottenne così il permesso di pubblicare il suo libro, ma in breve tempo venne messo all’Indice, così fu costretto ad abiurare ovvero a rinnegare le convinzioni astronomiche.
Muore nel 1642.
La lettera alla granduchessa Cristina di Lorena
Scritta nel 1615 è una delle più celebri di Galileo la destinataria era la moglie di De Medici, la lettera fa parte delle 4 lettere copernicane che trattava dell’eliocentrismo.
La lettera fu scritta perché Galileo voleva rispondere a un quesito della granduchessa, ovvero come conciliare la teoria copernicana con la Bibbia.
Galileo scrive con uno scopo preciso, ovvero difendere il sistema eliocentrico. Nella lettera sostiene Dio si manifesta in due modi uno è la Bibbia, l’altro la natura e dice che queste due verità non possono contraddirsi quindi si deve trovare un modo per conciliare i contrasti che possono sorgere.
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