Laterizi

I laterizi appartengono alla categoria dei materiali ceramici che nel nostro ambito sono definiti come; prodotti artificiali ottenuti dalla cottura a temperature elevate di impasti costituiti da masse minerali plastiche a cui in precedenza vengono assegnate determinate forme; sono prodotti amalgamando essenzialmente argilla, acqua ed eventuali additivi. Dopo la cottura assumono uno stato rigido tale da non poter più riacquisire l'originale plasticità.
I prodotti ceramici utilizzati come materiali da costruzione possono poi essere catalogati in due grandi famiglie a pasta porosa e permeabile, oppure a pasta compatta e impermeabile.

Fra i materiali ceramici un ruolo fondamentale è occupato dai laterizi.
Possiamo definire questi materiali da costruzione nel seguente modo: prodotti ceramici a pasta porosa che utilizzano come materia prima, argilla, quindi ridotti in elementi di forma e di dimensioni prestabilite che, dopo essiccatura, vengono cotti a temperature comprese tra 800 e 1000°C in apposite fornaci, presentando una struttura a grana ruvida in grado di assorbire acqua per capillarità e risultando particolarmente adatti all'uso in campo edilizio.

Laterizi per muratura e tramezzi
I laterizi per muratura sono elementi modulari con dimensioni più o meno piccole che, a seguito di una ordinata disposizione su piani verticali e collegati tra loro da un legante denominato malta, formano strutture portanti dette muri, che possono assolvere fondamentalmente alle seguenti funzioni:

  • Funzione portante, la cui efficienza dipende dalle qualità del laterizio e dalla malta, oltre che dall'accuratezza di posa degli elementi modulari.
  • Funzione di divisione degli spazi interni, normalmente intonacati privi di ogni funzione portante e realizzati con elementi in laterizio leggero.
  • Funzione estetica, che richiede elementi eseguiti con materiali scelti con spigoli perfetti, con buona uniformità di misura e con superfici trattate.
  • Funzione di coibenza termica e/o acustica, il laterizio ha già una discreta capacità di coibenza che viene aumentata con l'impiego di laterizi specificatamente concepiti per migliorare questa proprietà.
A seguito della norma UNI 8942/1 del 1986 sono state definite le seguenti categorie di laterizi per le strutture murali verticali:
  • Mattoni e blocchi, prodotti laterizi di forma generalmente parallelepipeda.
  • Mattoni e blocchi da rivestimento, prodotti in modo tale da poter essere lasciati con la faccia a vista privi di intonaco.
  • Mattoni e blocchi comuni, tutti prodotti in laterizio privo di finiture quindi non da rivestimento.
  • Pezzi complementari speciali o da corredo, prodotti in laterizio impiegati per la costruzione di particolari elementi murari.
Un'ulteriore criterio di classificazione degli elementi modulari di laterizio, in base alla percentuale di foratura.
  • mattoni pieni ≤ 15 %
  • mattoni e blocchi semipieni 15% < φ < 55
  • mattoni e blocchi forati ≤ 55%
Le fornaci producono laterizi con svariati dimensioni ma quelli più usati sono quelli con formati 
25 x 25 x 8 cm e 30 x 15 x 8 cm.

Blocchi di laterizio alveolato
Questa categoria di laterizi ha avuto, un significativo sviluppo per assolvere alle recenti esigenze costruttive, legate all'isolamento termico e acustico.
Per dare risposta a tali risposte viene prodotto un particolare laterizio detto alveolato si tratta di un laterizio alleggerito tramite piccole cavità dette alveoli, ottenute mescolando nell'impasto di argilla cruda prima della fase di trafilatura e cottura una prestabilita quantità di materiali alleggerenti che, durante la cottura dell'impasto, bruciano trasformandosi in gas.
In entrambi i casi il laterizio contiene in modo diffuso vuoti non comunicanti contenenti solo gas, ciò produce sia una diminuzione del peso, sia una riduzione significativa della conducibilità termica.
Di recente le proprietà termoisolanti e fonoassorbenti dei laterizi alveolati sono stati ulteriormente incrementati con le seguenti due soluzioni:

  • blocchi integrati, con materiale isolante, inserito nell'intercapedine costituite dalla foratura del blocco.
  • blocchi rettificati, ottenuti con un processo meccanizzato di alta precisione che rende le facce di posa superiore e inferiore del blocco, perfettamente piane e parallele tra loro.
Laterizi per solai
Nelle strutture orizzontali dell'edificio vengono utilizzati elementi di laterizio comune aventi di solito funzione di alleggerimento delle strutture portanti ma, talvolta, destinati a collaborare con esse:
  • Tavelle; elementi a sviluppo piano, con spessore inferiore a 4 cm e lunghezza maggiore di 25 cm.
  • Tavelloni; elementi a sviluppo prevalente in lunghezza, con spessore superiore a 4 cm e lunghezza compresa tra 80 e 100 cm: le sue estremità possono presentare un taglia retto, obliquo o a gradino in relazione all'ambito di impiego.
  • Blocchi; elementi forati per la realizzazione dei solai, detti anche pignatte.
Tavelle e tavelloni
In entrambi i casi si tratta di laterizi forati, ma comunque sempre di spessore limitato rispetto alle altre dimensioni, i tavelloni sono anche utilizzati per realizzare un particolare tipo di solaio costituito da travetti di calcestruzzo completamente prefabbricati e tavelloni con estremità a gradino.


Blocchi forati per solaio
I tipi più usati di laterizio per solaio sono le pignatte, le cui facce devono essere leggermente rigate per migliorare la buona aderenza con il calcestruzzo che costituirà la parte portante del solaio, le pignatte sono blocchi forati di altezze variabili in relazione allo spessore strutturale del solaio e di larghezza condizionata all'interasse dei travetti in calcestruzzo. 
Esistono pignatte per solai realizzati in opera e per solai a pannelli prefabbricati, caratterizzati inferiormente da due sporgenze laterali pari alla metà della larghezza del travetto.
le pignatte per solai e travetti per fabbricati o a traliccio, al posto delle sporgenze, sono lateralmente sagomate in modo da realizzare una sorta di dentello che ne consente l'appoggio su travetto.

Laterizi per coperture
I laterizi trovano largo uso nelle coperture degli edifici si tratta di una struttura a più strati, in cui uno di essi, quello superficiale detto manto ha la funzione di impedire il passaggio dei fluidi proteggendo l'ambiente sottostante.
Le coperture si differenziano in relazione alla continuità del manto impermeabile di tenuta all'acqua, secondo le seguenti due categorie.
  • Coperture a manto discontinuo; sono realizzate con elementi modulari accostati e parzialmente sovrapposti di piccole dimensioni dette tegole. Vengono create su piani inclinati, dette falde che devono possedere una pendenza minima adeguata a consentire un rapido drenaggio dell'acqua senza risalite e infiltrazioni tra un elemento e l'altro.
  • Coperture a manto continuo; sono realizzate in genere, con membrane bituminose o membrane sintetiche poste in opera in fogli o strisce di grandi dimensioni le prime saldate a caldo le seconde a freddo.
Dunque le tegole sono prodotte laterizi resistenti ma allo stesso tempo leggeri e maneggevoli con forma e dimensioni tali da poter realizzare un manto discontinuo e impermeabile della copertura a falde.
Esistono diversi tipi di tegole:
Coppo
  • coppo: sono prodotti con la tecnica dello stampaggio, quelli più recenti possono essere dotati di dentelli di arresto.
  • Embrici: hanno forma piana con bordi rialzati, di solito vengono impiegati abbinati ai coppi, ma anche abbinati ad altre tegole piane soprammesse.
  • Tegole a innesto; sono elementi contenenti scanalature e protuberanze sulle due facce, in modo da consentire un leggero incastro per sovrapposizione.
embrici

Tegola portoghese

Tegola olandese
- Tegole portoghesi: sono la sintesi morfologica tra caratteristiche del
coppo e quelle dell'embrice la parte piana consente il rapido drenaggio dell'acqua, la parte curva conferisce all'elemento una adeguata rigidezza.
-  Tegole olandesi: differiscono da quelle portoghesi fondamentalmente per il profilo nella parte curva che è meno pronunciato.
- Tegole marsigliesi: di particolare forma, grosso modo piana, ma con solchi longitudinali che favoriscono lo scorrimento dell'acqua.
tegola marsigliese

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