Il Settecento
Il Settecento è il secolo dell’illuminismo, il tema centrale è la libertà degli individui.
In alcuni paesi è un opposizione alla tradizione, mentre in altri spinge i sovrani a limitare il potere assoluto e fare delle riforme, chiamato dispotismo illuminato.
A fine secolo si svolgono tre grandi rivoluzioni: la rivoluzione industriale in Inghilterra, larivoluzione americana e la rivoluzione francese.
Molti conflitti determinarono importanti cambiamenti:
Tutte queste trasformazioni territoriali porteranno all’unificazione nazionale. Le spese belliche però, portarono ad un aumento delle tasse: la conseguenza è un periodo di depressione per tutta l’Europa: Carestie, e morti.
La classe dirigente si convinse ad avviare delle riforme per far progredire la nazione. Ad esempio nel regno di Sardegna Vittorio Amedeo II modernizzò l’amministrazione, creò il catasto e riforma l’istruzione.
I sovrani illuminati europei cercarono di introdurre il principio di tolleranza religiosa e di togliere privilegi agli aristocratici, tuttavia queste riforme non ottennero mai questi risultati, perché non tenevano conto dei bisogni reali dei sudditi.
Per rivoluzione industriale s’intende l’insieme delle trasformazioni avvenute nel campo della produzione che si verificano in Inghilterra tra Settecento e inizio Ottocento, in Inghilterra perché il paese aveva il controllo delle rotte del commercio internazionale, che favorì la diffusione di una mentalità imprenditoriale. Anche l’agricoltura con le enclosures ebbe uno sviluppo nelle tecniche di coltivazione, che portò a una maggiore disponibilità di cibo per la popolazione. Con questa rivoluzione nacque il sistema di fabbrica e la trasformazione del lavoratore in operaio.
Rivoluzione americana
Gli inglesi avevano iniziato a colonizzare l’America all’inizio del 600 e i legami tra colonia e madrepatria erano sempre stati stretti. I primi contrasti iniziarono perché la Gran Bretagna impose tasse sempre più alte, senza chiedere approvazione ai coloni. Nel 1774 scoppiò la rivoluzione e gli americani vinsero e ottennero l’indipendenza. Washington fu eletto come primo presidente degli stati uniti.
Rivoluzione francese
In Francia ci fu una profonda crisi per superarla il sovrano dovette far pagare le tasse anche a nobiltà e clero che avevano ancora i privilegi dell’ancien régime, quindi nel 1789 Luigi XVI convocò gli stati generali. Però i rappresentanti del terzo stato si riunirono separatamente e si autoproclamarono assemblea nazionale, questo fatto iniziò la rivoluzione politica e in pochi mesi venne abolita la monarchia assoluta, nacque così la prima monarchia costituzionale francese, con la separazione dei poteri.
In alcuni paesi è un opposizione alla tradizione, mentre in altri spinge i sovrani a limitare il potere assoluto e fare delle riforme, chiamato dispotismo illuminato.
A fine secolo si svolgono tre grandi rivoluzioni: la rivoluzione industriale in Inghilterra, larivoluzione americana e la rivoluzione francese.
Molti conflitti determinarono importanti cambiamenti:
- In Spagna finisce la dominazione spagnola in Italia;
- Guerra di successione polacca, combattuta in Italia;
- Scomparsa della dinastia dei medici che vengono sostituiti dagli Asburgo;
- Guerra di successione austriaca che finisce con il trattato di Aquisgrana.
Tutte queste trasformazioni territoriali porteranno all’unificazione nazionale. Le spese belliche però, portarono ad un aumento delle tasse: la conseguenza è un periodo di depressione per tutta l’Europa: Carestie, e morti.
La classe dirigente si convinse ad avviare delle riforme per far progredire la nazione. Ad esempio nel regno di Sardegna Vittorio Amedeo II modernizzò l’amministrazione, creò il catasto e riforma l’istruzione.
I sovrani illuminati europei cercarono di introdurre il principio di tolleranza religiosa e di togliere privilegi agli aristocratici, tuttavia queste riforme non ottennero mai questi risultati, perché non tenevano conto dei bisogni reali dei sudditi.
Per rivoluzione industriale s’intende l’insieme delle trasformazioni avvenute nel campo della produzione che si verificano in Inghilterra tra Settecento e inizio Ottocento, in Inghilterra perché il paese aveva il controllo delle rotte del commercio internazionale, che favorì la diffusione di una mentalità imprenditoriale. Anche l’agricoltura con le enclosures ebbe uno sviluppo nelle tecniche di coltivazione, che portò a una maggiore disponibilità di cibo per la popolazione. Con questa rivoluzione nacque il sistema di fabbrica e la trasformazione del lavoratore in operaio.
Rivoluzione americana
Gli inglesi avevano iniziato a colonizzare l’America all’inizio del 600 e i legami tra colonia e madrepatria erano sempre stati stretti. I primi contrasti iniziarono perché la Gran Bretagna impose tasse sempre più alte, senza chiedere approvazione ai coloni. Nel 1774 scoppiò la rivoluzione e gli americani vinsero e ottennero l’indipendenza. Washington fu eletto come primo presidente degli stati uniti.
Rivoluzione francese
In Francia ci fu una profonda crisi per superarla il sovrano dovette far pagare le tasse anche a nobiltà e clero che avevano ancora i privilegi dell’ancien régime, quindi nel 1789 Luigi XVI convocò gli stati generali. Però i rappresentanti del terzo stato si riunirono separatamente e si autoproclamarono assemblea nazionale, questo fatto iniziò la rivoluzione politica e in pochi mesi venne abolita la monarchia assoluta, nacque così la prima monarchia costituzionale francese, con la separazione dei poteri.
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