La rivoluzione Francese

A metà del 700 la Francia occupava un ruolo primario in Europa, la popolazione arrivò a 26 milioni di persone, le attività produttive erano in crescita sia agricoltura che industria. All’estero la Francia poteva confrontarsi con l’Inghilterra, nel 1763 ebbe inizio un rallentamento economico che portò disoccupazione e aumento dei costi, la crisi culminò con la carestia nel 1788 quando il costo del pane era altissimo, ciò produsse un forte malcontento dovute anche alla diffusione delle idee illuministe che volevano abolire l’ancien regime, infatti la società francese aveva ancora una divisione gerarchico- piramidale con al vertice il re con potere assoluto.
La popolazione era divisa in tre ordini:

• 
Nobiltà; i nobili avevano il 25% delle terre e moltissimi privilegi, erano esenti dalle tasse e avevano tutte le cariche pubbliche.
• Nobiltà di spada• Nobiltà di provincia• Nobiltà di toga, borghesi arricchiti
• Clero; aveva esenzioni fiscali e possedeva il 10% delle Terre, poteva riscuotere le2decime
• Terzo stato; 98% della popolazione, tra cui borghesia, piccoli artigiani, operai e i contadini. 

I contadini erano divisi tra fittavoli, piccoli proprietari, mezzadri e braccianti e borghesia agraria.
Il terzo stato era l’unico a pagare le tasse senza avere privilegi.

Convocazione degli stati generali
Il malessere in Francia divenne sempre più acceso aggravato dalla crisi economica di metà 700 quando la Francia era sull’orlo del crollo per via del debito pubblico, Luigi XVI tentò di rimediare affidando il controllo a turato che cercò di abolire i privilegi e favorire la libera iniziativa. Questo progetto provocò la reazione della nobiltà e del clero che convinsero il re a licenziare il ministro.
I ministri successivi Necker e Calonne furono costretti a dimettersi. De Brienne che non riuscì a presentare un progetto di risanamento e quindi intervenne Luigi XVI in persona imponendo una nuova tassa sulle terre. Il gesto fu vano.
Venero convocati gli Stati Generali che dovevano decidere se approvare o abolire questa nuova legge del re. Si riuniscono a Versailles nel 1789.


Assemblea nazionale e rivoluzione
Il terzo stato aveva 604 esponenti ma questo influente perché il meccanismo di votazione teneva conto delle preferenze degli ordini (voto per ordine) anziché dei singoli rappresentanti (voto per testa).
La prima cosa messa in discussione erano le modalità di voto, il terzo stato presentò i cahiers de doléances che sono i quaderni delle lamentele con cui presentarono le lamentele. Siccome le forze conservatrici si rifiutarono di modificare il sistema di voto, il terzo stato si riunì per conto proprio autoproclamandosi assemblea nazionale, si riunirono nella sala della pallacorda giurando di non separarsi finché non avessero redatto una costituzione.

Luigi XVI pensò di risolvere questa crisi facendo qualche concessione, alcuni esponenti del clero e dei nobili si alleano con il terzo stato, il re allora ordinò al clero e ai nobili di riunirsi in assemblea che divenne assemblea nazionale costituente.In realtà il re dispose delle truppe vicino a Versailles e in risposta il popolo di Parigi si armò e assalì la Bastiglia 14 Luglio 1789 simbolo del potere assoluto del re.
I rivoluzionari si impadronirono del governo di Parigi e allestirono la guardia nazionale comandati da La Fayette. Gli aristocratici fuggirono all’estero e anche nelle campagne scoppiò la rivolta.
A seguito di una situazione di panico i braccianti attaccarono i castelli signorili e bruciarono tutti gli archivi, l’assemblea costituente allora votò per abolire tutto il regime feudale, quindi finisce lo sfruttamento feudale dei contadini, venne emanata la dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino che sanciva l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, la libertà personale e la separazione dei poteri.


Attività dell’assemblea costituente
L’assemblea infatti voleva trasformare la Francia in monarchia costituzionale. Luigi XVI all’inizio si rifiutò di accettare i provvedimenti, quindi i parigini insorsero di nuovo e il re dovette cedere e si trasferì a Tuileries.
L’assemblea costituente era schierata così:• destra erano seduti i rappresentanti dell’aristocrazia e dell’alto clero ostili al
cambiamento.
  • Di fianco c’erano gli anglomani favorevoli a una monarchia costituzionale come
    l’Inghilterra.
  • A sinistra c’erano i deputati che sostenevano l’importanza dell’assemblea rispetto al
    re.
  • E poi c’erano i radicali che volevano il suffragio universale
    Nacquero in questo periodo i club che erano dei circoli politici dove ci si confrontava con il popolo uno dei più importanti era il club dei giacobini e quello dei cordiglieri.L’assemblea costituente nel 1791 finì di scrivere la costituzione:
    -  Più poteri alle amministrazioni locali;
    -  Creazioni di consigli cittadini;
    -  Abolizione delle dogane interne;
    -  Unificazione dei paesi;
    -  Creazione dei magistrati elettivi;
    -  Confisca dei beni del clero, risanò il debito pubblico e pose il problema del mantenimento degli ecclesiastici, la soluzione fu la costituzione civile del clero, ovvero:
• Soppressione del clero regolare;• Rimase il clero secolare, scelto dalle assemblee elettive;• I rappresentanti del clero secolare dovevano essere pagati dallo Stato.

Lo scopo di questa riforma era assicurare l’indipendenza dal Papa, il clero allora si divise in due, i preti refrattari (non accettano le riforme) e i preti costituzionali(accettano le riforme).
Riforme economiche:


• Applicazione del liberismo;
• Proibizione dello sciopero.

Luigi XVI non si rassegnava e chiese aiuto alle chiese straniere. Il re tentò di fuggire e venne bloccato a Varennes e venne arrestato.
Questo tradimento fece rinforzare chi voleva la repubblica. Gli oppositori volevano mantenere la Monarchia, quindi fecero reintegrare il re al proprio posto, inoltre tentarono di reprimere i repubblicani (eccidio di campo di Marte), il 
3 settembre del 1791 venne emanata la costituzione e la Francia era una Monarchia costituzionale (il re aveva un potere esecutivo).
Il potere legislativo era dell’assemblea con deputati scelti attraverso il censo perché i diritti politici erano solo dei cittadini attivi, cioè quelli che avevano reddito, tutti gli altri erano cittadini passivi che non potevano votare ne essere eletti.
Il 
potere giudiziario era alla magistratura eletta dai cittadini. La costituente poi si sciolse e la nuova assemblea legislativa rimase per due anni.

Passaggio da monarchia a Repubblicadestra del parlamento si trovavano i foglianti, ovvero i borghesi ricchi e moderati che difendevano la monarchia costituzionale, al centro c’erano i deputati indipendenti che erano un po’ conservatori e un po’ innovatori. A sinistra c’erano i giacobini, i cordiglieri e Girondini (RobespierreMarat Danton).
Il re aveva nominato dei ministri prendendoli dal partito dei foglianti che però non furono capaci di guidare il paese.
In ambito internazionale si faceva sempre più strada il pericolo di un intervento di Austria, Prussia e Russia contro la Francia, per evitare che la rivoluzione si di
ffondesse anche nei loro paesi.
Il re e gli aristocratici auspicavano l’intervento degli stranieri.
Anche i Girondini volevano la guerra per di
ffondere la rivoluzione. Gli unici che volevano la pace erano Robespierre e alcuni giacobini.
Vinse il partito della guerra e quindi iniziò la guerra contro l’Austria e la Prussia.
La conseguenza è una lotta politica interna.
La comune di Parigi: i giacobini, i Sanculotti e i federati si impadronirono del governo di Parigi creando la comune insurrezionale, poi arrestarono il re e questo pose fine alla monarchia, di conseguenza le forze moderate vennero sconfitte. Per prima cosa fu convocata la nuova assemblea per trasformare la monarchia in una repubblica e la comune di Parigi eseguiva le funzioni di governo.
Visto il clima di disordine gli eserciti nemici puntarono su Parigi mentre nella città si verificarono diverse stragi.
Nel 1792 a Valmy i francesi sconfissero gli avversari e in quello stesso momento la convenzione nazionale decretò l’abolizione della monarchia e la proclamazione della repubblica.



Scontro tra Giacobini e Girondini
I membri della convenzione erano 750: l’ala destra era rappresentata dai Girondini che volevano la repubblica ma anche difendere la borghesia.
Al centro c’erano quelli della palude che stavano con chi vinceva e a sinistra c’erano i Montagnardi che erano più intransigenti e costituivano i ceti popolari. La sinistra poteva contare sull’appoggio della comune di Parigi e dei sanculotti (chiamati così perché portavano pantaloni lunghi come il ceto popolare).

La convenzione si occupò del processo di Luigi XVI: la maggioranza stabilì che Luigi XVI dovesse essere ghigliottinato.
Dopo la vittoria di Valmy i Girondini ritenevano di intraprendere una politica espansionistica. L’obiettivo era quello di liberare i popoli oppressi dall’assolutismo. In realtà volevano allargare le frontiere della Francia, quindi nel 1793 la convenzione dichiarò guerra all’Inghilterra e all’Olanda, in risposta l’Inghilterra costituì una coalizione antifrancese (l’Austria, la Russia, la Prussia, la Spagna, il Portogallo e i maggiori stati italiani).

L’esercito francese venne sconfitto e tornò a difendere i confini, il generale cercò di portare le truppe a Parigi per restaurare la monarchia, ma i soldati si ribellarono e lui passò al nemico.
La popolazione era ridotta alla fame per via dell’inflazione e del poco cibo, il governo era paralizzato a seguito di diverse rivolte, una delle più famose è la rivolta della Vandea. Quindi prendono l’iniziativa i giacobini che cercarono di accontentare i ceti popolari. Venne costituito un tribunale popolare per condannare i sospetti e il comitato di salute pubblica che era composto da 9 membri che sorvegliavano l’amministrazione dello stato. I Girondini tentarono di reagire, per questo vennero arrestati e il potere passò ai Montagnardi. Poco dopo si verificò un’altra rivolta, quindi i Montagnardi presero dei 
provvedimenti per favorire i contadini. In quello stesso anno la convenzione approvò una nuova costituzione più democratica: suffragio universale maschile e il governo si doveva impegnare a garantire il diritto al lavoro, all’assistenza e alla proprietà privata.
Questa nuova costituzione doveva entrare in vigore finito il periodo di emergenza.
Dopo l’assassinio di Marat alcuni rappresentanti dei Montagnardi diventarono i rappresentanti di un nuovo organo dittatoriale. Inviarono i rappresentanti del popolo che avevano poteri limitati per amministrare le periferie. Nelle città si diffondono i comitati di sicurezza generale che dovevano arrestare i sospetti. Con l’emanazione della legge dei sospetti venne avviato il periodo del terrore che portò a 17 mila condanne a morte (la regina Maria Antonietta, i capi girondoli, luigi Filippo di Orleans).
Venne introdotto il calendario repubblicano che partiva dal primo giorno della repubblica 22 settembre 1792.

Calendario
I mesi vennero divisi in tre decadi in base alle stagioni e all’agricoltura, inoltre il culto cattolico doveva essere eliminato per essere sostituito con ateismo e materialismo. Anche l’esercito fu trasformato e molti ufficiali furono sostituiti con persone provenienti dal popolo che avevano combattuto nella rivoluzione, l’esercito divenne enorme e riuscì a respingere i nemici fuori dalla Francia.
Il comitato di salute pubblica dovette poi a
ffrontare una opposizione interna, da un lato gli estremisti che volevano la completa uguaglianza sociale, dall’altro i moderati che chiedevano la fine del terrore.
La soluzione del comitato fu di compiere delle esecuzioni capitali a quel punto tutto il potere rimase a Robespierre che a
ffermò una dittatura personale, egli cercò di accontentare si la borghesia che i ceti popolari, per questo fece una battaglia contro la corruzione e l’immoralità. Venne poi introdotta una sorta di religione di stato.
Per attuare il suo programma Robespierre doveva eliminare gli oppositori facendo condannare i sospetti senza prove o processi, questo periodo fu chiamato del grande terrore. Questa strategia non favorì Robespierre ma lo isolò, ai moderati le sue misure sembrarono inutili, i sanculotti non appoggiarono il blocco dei salari voluto da Robespierre, quindi si crearono le condizioni per arrestare e condannare Robespierre e fu condannato il 28 luglio 1794 (9 termidoro).

Il nuovo gruppo dirigente era formato dai deputati della pianura e dai Girondini che sostenevano la borghesia moderata. Questo nuovo gruppo era chiamato dei termidoriani. Questi smantellarono tutte le strutture del terrore e affidarono al governo a 14 comitati. Vietarono le associazioni popolari e i club e i Sanculotti e i Giacobini vennero ricercati dai giovani borghesi per vendicarsi del terrore, questo periodo è detto del terrore bianco. Vennero ripristinate le attività produttive nell’interesse dei borghesi.
Dopo l’occupazione del Belgio la Francia concluse le guerre con Prussia Olanda e Spagna.
In politica interna il nuovo governo abolì la costituzione del 1793 e ne vararono un’altra meno democratica della prima, poi furono create due assemblee che avevano potere legislativo (consiglio dei 500 e consiglio degli anziani). Il potere esecutivo fu dato al direttorio.
Nel 1795 la convenzione si sciolse.


Il direttorio
Il governo della Francia era in mano al direttorio e siccome la minaccia più grande veniva dall’ala destra del parlamento che erano i monarchici, il direttorio favorì le forze di sinistra guidate da Francois-noel-Babeuf che propagava le idee comuniste. Le sue idee si diffusero grazie al rincaro dei prezzi e alla carestia di generi alimentari.
Babeuf organizzò una congiura per prendere potere, la congiura degli eguali, che però venne scoperta dal governo e i membri vennero decapitati. Il direttorio iniziò a favorire le forze di destra.

Ripresa della guerra
Nel 1796 riprese la guerra con Inghilterra, Austria e stati italiani. L’offensiva francese partì dal fronte tedesco, mentre altre truppe dovevano entrare in Italia. Il comando di quest’ultima operazione era affidata a Napoleone Bonaparte.
Napoleone era diventato generale grazie all’appoggio dei Montagnardi, poi perse potere quando caddero i giacobini, e infine riuscì a risalire il potere grazie a Beauharnais, l’armata comandata da napoleone era male equipaggiata però grazie all’astuzia di Bonaparte la campagna italica divenne fondamentale per risolvere la guerra, infatti Vittorio Amedeo di Savoia dovette firmare l’armistizio di Cherasco e poi la pace di Parigi con cui la Francia conquistò Nizza e la Savoia, infine entrò a Milano.

Poi conquistò altre città tra cui Bologna e Ferrara imponendo altre tasse ai sovrani, gli austriaci vennero sconfitti in Lomabardia e veneto, i francesi allora attaccarono lo stato pontificio e invasero il gran ducato di toscana, si concluse così la prima fase della campagna d’Italia, Grazie a cui i francesi divennero padroni di quasi tutto il Nord, Napoleone poi arrivò in Austria e iniziò a scrivere la pace con l’Austria, pochi giorni dopo i Francesi invasero Venezia che firmò la pace di Campoformio e perse così la propria indipendenza perché venne ceduta all’Austria in cambio di Belgio, Lombardia e altre città. Infine Napoleone completò l’invasione dello stato della chiesa e il papa si rifugiò a Napoli, in questo modo Napoleone si dimostrò indipendente dal governo di Parigi.

Le repubbliche giacobine in Italia
Con l’arrivo di napoleone i Giacobini cercarono di ricostruire la repubblica rivoluzionaria francese:

• Repubblica transpadana• Repubblica cispadana.
Napoleone le riunì nella repubblica cisalpina.
Le costituzioni di queste nuove repubbliche si rifacevano a quelle del termidoro e per la prima volta in Italia si iniziò a parlare di unificazione.


Il colpo di Stato del 18 Fruttidoro
In Francia i monarchici erano riusciti a rafforzarsi riuscendo a mettere molti uomini a capo delle istituzioni francesi. Organizzarono un colpo di stato nel 1797. L’esecutivo venne ridotto a 3 membri e instaurò una repressione antimonarchica. Questo dimostrò che il direttorio poteva affidarsi soltanto all’esercito tra i membri Napoleone.

Spedizioni in Egitto
Dopo Campoformio era rimasta solo l’Inghilterra da sconfiggere, le due potenze si impegnarono in una guerra economica:
L’Inghilterra prese le colonie francesi nelle Antille;La Francia occupò l’Egitto per controllare il mediterraneo;
Questa spedizione fu affidata a napoleone ma le navi francesi vennero sconfitte da Nelson ad Abukir in Egitto. In Europa si formò una nuova colazione antifrancese cui parteciparono Turchia, Inghilterra, Russia, Austria e il re di Napoli Ferdinando IV di Borbone.
L’esercito borbonico combatti contro la Francia nello stato pontificio ma fu sconfitto, quindi i francesi arrivarono a Napoli dove i Borboni furono sconfitti.
Alcuni Giacobini proclamarono la repubblica napoletana, però nel 1799 l’esercito austro- russo comandato da Suvorov sconfisse le repubbliche giacobine.

Crisi del direttorio
Poi gli eserciti della coalizione si diressero verso la Francia ma furono fermati a Zurigo. Tuttavia il direttorio appariva fragile perché in Francia i Borghesi accusarono l’esecutivo di incapacità.
Quello che più preoccupava i francesi era l’ascesa dei giacobini.

Sieyès cominciò a proporre suggerimenti per rafforzare l’esecutivo e la borghesia lo appoggiò. Per fare questo servì un colpo di stato.
Napoleone riuscì a tornare in Francia e aiutò ad attuare il colpo di stato nel 1799. In questo modo ordinò alle truppe di occupare l’aula e venne così formato un consolato formato da: napoleone, Ducos e Sieyès.

A questo punto la rivoluzione francese era finita.

Il consolato
Poco dopo la Francia fu dotata di una nuova costituzione che delegava pieni poteri al primo console Napoleone.
Potere legislativo era a
ffidato a tre assemblee una di queste era nominata da assemblee e le altre due non potevano opporsi al primo console.
Le due camere erano elettive, ma in realtà il meccanismo era talmente complicato che i deputati erano scelti tra il personale politico scelto.
Anche il potere giudiziario venne trasformato perché il primo console doveva nominare i magistrati, po Napoleone creò una polizia di stato e riordinò lo stato in modo accentratore (abolì le autonomie locali introducendo i prefetti, soppresse la libertà di stampa e perseguitò i ribelli). Nel 1800 venne creata la banca di Francia e poi fece una riforma fiscale per rimettere in ordine il catasto e distribuire le tasse in modo più equo, riorganizzò anche l’istruzione che era il mezzo per formare i professionisti.

Poi Napoleone cercò di riconciliarsi con la chiesa (concordato nel 1801) grazie a questo il cattolicesimo venne riconosciuto come culto più importante in Francia, però napoleone si tenne il diritto di nominare i vescovi, inoltre il clero era tenuto a rinunciare i beni e giurare fedeltà allo stato che in cambio stipendiava gli ecclesiasitici.
Infine promulgò il codice napoleonico per sistemare tutte le leggi del periodo rivoluzionario e lo chiamò codice napoleonico.
Riconferma l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, la libertà personale, la tolleranza religiosa, il diritto di iniziativa e la laicità dello stato, per tutelare la proprietà privata abolì i vincoli feudali, che ostacolavano la circolazione dei beni, in politica estera Napoleone cominciò una guerra contro gli austriaci combattuti sul fronte italiano e quello tedesco, i francesi conquistarono tutto il nord d’Italia dove nacquero delle nuove repubbliche giacobine, controllate della Francia, la guerra finì con la battaglia di Hoenliden con la sconfitta degli austriaci. Rimaneva solo l’Inghilterra, che continuava ad ostacolare i tra
ffici con la Francia con la Lega Baltica. Questo boicottaggio ebbe vita breve quindi la Gran Bretagna iniziò a contrattare con Napoleone con la pace di Amiens, grazie a questo successo napoleone ottenne un prolungamento del consolato per 10 anni poi si fece nominare console a vita. Con la costituzione dell’anno decimo ridusse l’autonomia delle assemblee legislative e garantì il diritto di scegliere il proprio successore Acquistando un potere simile a quello di un re.


decima: imposta sui territori della chiesa (pagati alla chiesa)

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