L’accademia dell’Arcadia

L’accademia dell’arcadia viene fondata a Roma nel 1690 con lo scopo di eliminare dalla poesia italiana il barocco, perché aveva abbandonato i modelli classici e utilizzava troppa retorica. L’accademia ha l’obiettivo di tornare a una poesia semplice e chiara. L’accademia dell’arcadia prende il nome da una regione della Grecia che era una terra mitica e felice.
I due esponenti più importanti dell’Arcadia Crescimbeni e Gravina.
Gravina era un giurista secondo lui le favole erano un mezzo ideale per trasmettere le norme della vita civile, perché erano comprese anche da chi non aveva cultura.
Crescimbeni era un prelato che considera un esercizio solo per i culturati, infatti Gravina abbandona l’Arcadia, questo porta a far diventare l’arcadia un esercizio finto in cui si perde la vita reale degli uomini, rimane comunque un fenomeno culturale importante perché riunisce molti letterati italiani.


Paolo Rolli si distacca dall’Arcadia per due motivi: 
1. Tenta di recuperare l’elegia latina;
2. Deve assecondare il pubblico inglese.


Il suo componimento più famoso è “solitario bosco ombroso” tratta dell’assenza della donna amata, le prime quartine contemplano il paesaggio naturale, le ultime quartine la natura fa nascere la speranza nell’autore.
I verbi cambiano e non approfondisce i sentimenti. Ha molto successo perché parla di un tema triste in modo piacevole: il lessico è semplice, le rime sono piacevoli, i versi sono brevi.
Il modello di questa poesia è Petrarca Chiare, cresce e dolci acque, che racconta la stessa situazione in modo triste.
Il metro: quartine con ottonari, questo schema verrà applicato da Manzoni e da Leopardi.

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