Caratteristiche costruttive comuni dei ricoveri zootecnici
Altezza minima dei locali
Per i locali destinati ad attività intensive o insalubri come ricoveri di animali, depositi, mangimifici, l'altezza minima è di 4,5 m. Più in generali per i locali di lavoro, l'altezza utile minima è di 3 m.
Aerazione dei locali
La ventilazione di un ricovero zootecnico costituisce un'aspetto di elevata importanza per garantire la salubrità dell'ambiente.
Pertanto è fondamentale garantire un continuo e regolare ricambio dell'aria nel locale, al fine di eliminare le concentrazioni dei gas prodotti dagli animali nel periodo invernale e di facilitare il mantenimento dell'equilibrio termico degli animali nel periodo estivo, assicurando il loro benessere.
La ventilazione naturale si basa su soluzioni costruttive nelle quali il movimento dell'aria avviene per moto convettivo sfruttando le variazioni di temperatura, senza ricorrere a sistemi meccanici e al relativo apporto energetico, la sua efficacia dipende dal corretto posizionamento e dalle adeguate dimensioni di aperture e finestre nell'edificio.
In relazione alla natura delle attività svolte nell'azienda agricola e alle destinazioni d'uso dei locali, è necessario dotare gli edifici di adeguati sistemi di illuminazione diurna e notturna. Essi, pertanto, devono prevedere un'illuminazione sia naturale che artificiale.
E' costituito da una soletta di spessore di 12-15 cm, realizzato su un piano di posa costituito da un vespaio di ghiaietta lavato dello spessore di 20-40 cm e armato con un doppio strato di rete elettrosaldata.
In passato la pulizia avveniva con l'impiego di una trattrice dotata di apposita lama, attualmente questo lavoro avviene in genere con l'adozione di un sistema meccanizzato e automatico di sgombero e pulizia delle corsie che può essere realizzato con raschiatori di varia tipologia tra cui:
Per i locali destinati ad attività intensive o insalubri come ricoveri di animali, depositi, mangimifici, l'altezza minima è di 4,5 m. Più in generali per i locali di lavoro, l'altezza utile minima è di 3 m.


Pertanto è fondamentale garantire un continuo e regolare ricambio dell'aria nel locale, al fine di eliminare le concentrazioni dei gas prodotti dagli animali nel periodo invernale e di facilitare il mantenimento dell'equilibrio termico degli animali nel periodo estivo, assicurando il loro benessere.
- una corretta ventilazione riduce la presenza nell'ambiente di microrganismi e polveri, favorendo un microclima più salubre per gli animali e per l'uomo infine favorisce la buona conservazione delle strutture dell'edificio;
- una ventilazione inadeguata, impedisce un giusto ricambio di aria favorendo quasi sempre l'incremento dei livelli di ammoniaca e di altri gas malsani che compromettono il benessere degli animale.
Ventilazione naturale

I vantaggi della ventilazione naturale per ottenere un'adeguato ricambio d'aria sono:
- la semplicità di funzionamento;
- l'indipendenza da forniture di energia elettrica;
- l'assenza di rumore;
- l'assenza di costi energetici e di gestione.
- Effetto camino: è presente soprattutto nel periodo freddo, cioè quando la diversità di temperatura interno, esterno è più grande, per essere efficace, tale effetto richiede edifici con coperture a falda inclinata almeno del 25%.
- Effetto vento: dipende dalla velocità e dalla direzione del vento, pertanto è influenzato dalla posizione geografica e dall'orientamento dell'edificio, oltre che dalle caratteristiche climatiche del luogo.
Per ottenere una buona ventilazione naturale occorre dotare i seguenti accorgimenti costruttivi:
- aperture di parete, in genere costituite da sistemi di finestre disposte a nastro continuo sulle pareti perimetrali del ricovero.
- aperture di colmo, nelle stalle con copertura a doppia pendenza per favorire l'effetto camino, l'uscita dell'aria avviene tramite un'apertura continua del colmo.
Ventilazione artificiale
La ventilazione forzata, realizzata con ventilatori di diversa tipologia ha l'obiettivo di integrare la ventilazione naturale nel favorire il ricambio dell'aria e di mantenere l'equilibrio termico nel ricovero, nel periodo estivo è utilizzata necessariamente come difesa dal caldo rimuovendo sia il calore prodotto dagli animali sia quello solare. Soprattutto in presenza di bovine da latte.
- Ventilazione in pressione, si ottiene con ventilatori ad asse orizzontale, collocati ad una altezza minima di 2,7 m dal pavimento e a una distanza reciproca di 10-15 m, che spingono nuove masse d'aria all'interno del ricovero, creando un flusso d'aria longitudinale lungo tutto il ricovero.
- Ventilazione in depressione: si ottiene con ventilatori sia ad asse verticale sia ad asse orizzontale che estraggono dal locale l'aria deteriorata prevedendo opportune aperture per consentire l'ingresso dell'aria di rinnovo.
Nella difesa dal caldo durante il periodo estivo, negli allevamenti bovini e suini la ventilazione forzata può essere convenientemente congiunta e integrata con un sistema di raffreddamento di tipo evaporato; esso prevede una linea di erogazione dell'acqua sulla quale sono predisposti appositi ugelli dispersori.
Si possono usare due tecniche:
- Nebulizzazione del'acqua in corrente d'aria, consiste nell'anteporre in corrispondenza di ogni ventilatore, uno o più ugelli per la nebulizzazione dell'acqua. La sua conseguente evaporazione determina la ricercata diminuzione della temperatura dell'ambiente, quindi, indirettamente, anche quella degli animali.
- Aspersione diretta sugli animali. In questo caso l'impianto funzione a bassa pressione e gli ugelli, ravvicinati e in maggior numero, sono collocati a una distanza reciproca di circa 2 m allo scopo di irrorare in modo uniforme l'intera superficie della zona di alimentazione. L'erogazione dell'acqua deve essere intercalata con l'attivazione dei ventilatori per una durata di alcuni minuti a intervalli di circa 20 minuti.

Illuminazione

Illuminazione naturale
E' costituita dai sistemi di finestrate di parete e di copertura presenti nell'edificio; la loro superficie complessiva è regolata, per ciascun locale dell'edificio, dal rapporto di illuminazione (RI = superficie finestrata / superficie utile del locale) fatta salve le specifiche tipologie architettoniche e funzionali, indicativamente si ha RI= 1/10.
Illuminazione artificiale
In tutti i locali devono essere previsti adeguati impianti di illuminazione artificiali ordinaria e di emergenza realizzati sulla base dei relativi calcoli illuminotecnici.
Generatori di aria calda
- Aria calda prodotta in una centrale termica e distribuita nell'ambiente tramite canalizzazioni in lamiera zincata e diffusori; è una soluzione efficiente per riscaldare tutto il ricovero, ma anche costosa.
- Aria calda prodotta da scambiatori di calore, alimentati da un impianto di acqua calda prodotta in una centrale termica.
- Aria calda prodotta direttamente da generatori autonomi fissi o mobili, che la immettono nell'ambiente tramite ventilatori, l'alimentazione può essere elettrica, a gas o altro combustibile.
Le lampade infrarossi non riscaldano l'aria ma producono l'effetto di calore del tipo sole/ombra, per il quale chi si trova nel cono di trasmissione delle radiazioni infrarosse percepisce il caldo, mentre per chi è fuori da tale cono l'effetto scompare. La conseguenza principale è quella di scaldare direttamente il corpo degli animali e non l'aria come avviene nei precedenti sistemi di riscaldamento.
Pavimentazioni dei ricoveri
Il pavimento dei ricoveri in particolare di quelli bovini, costituisce un elemento significativo nel contribuire al benessere animale in effetti esso costituisce il componente del ricovero a più stretto contatto con gli animali allevati. Inoltre condiziona direttamente il grado di sicurezza nell'utilizzazione zootecnica del ricovero che occorre garantire alla manodopera utilizzata nelle attività.
Le pavimentazioni possono essere classificate sia in base al materiale in calcestruzzo oppure in gomma o in PVC sia in base alla struttura: pieno o grigliato.
Pavimento in calcestruzzo

Nella sua realizzazione occorre prevedere alcuni parametri tecnico-costruttivi, come scoli e canalizzazioni, per evitare ristagni e favorire l'asportazione dei reflui animali.
- pavimento pieno, ha una superficie continua sulla quale avviene la deambulazione degli animali, e ha il vantaggio ambientale di limitare le emissioni di gas nocivi in atmosfera, è necessario, inoltre, prevedere una pendenza trasversale dell'1-1,5% nella direzione dei canali di scolo o dell'asse della corsia, e una pendenza longitudinale costante dello 0,5-0,8% verso la testata di uscita degli affluenti, per agevolare il drenaggio della parte liquida dei reflui.
- Pavimento grigliato, viene realizzato con elementi prefabbricati grigliata con una maglia di fori o asole allungate. Questa soluzione è apprezzata dagli allevatori, perché si ottiene un piano di calpestio più pulito derivante da un efficace autopulizia, poca necessità di manutenzione e lunga durata.

E' utilizzato come soluzione per nuovi pavimenti delle corsie sia nelle versioni continue sia in quelle a grigliato. Esse hanno indiscutibili vantaggi per gli animali come la ridotta incidenza delle lesioni alle unghie e agli arti e quella degli scivolamenti, che quando avvengono, non producono gravi conseguenze. Questi pavimenti possono subire deformazioni, dovute alle alte e basse temperature riducendo la durata del pavimento.
Pulizia meccanizzata delle corsie con pavimenti continui
Raschiatori meccanici

- a ribaltina, sono dotati di un'unica lama asportatrici che in fase di asportazione e pulizia è disposta verticalmente mentre in fase di ritorno si dispone orizzontalmente.
- a farfalla, sono dotati di due lame asportatrici incernierate su un asse di traino centrale che si aprono durante la pulizia assumendo una forma a cuneo rovesciato e si chiudono in fase di ritorno.
Il movimento del raschiature a bassa velocità per non spaventare gli animali può essere ottenuto con diverse soluzioni.
- Traino a guida rigida, il dispositivo è costituito da un'asta di trazione azionata, con moto alternato costante, da un cilindro e una centralina oleodinamici.
- Traino flessibile a catena, soluzione che riduce drasticamente i costi energetici, quindi il raschiature viene attivato molto più di frequente durante la stessa giornata.
- Traino flessibile a fune: azionato da un argano, è la soluzione più economica ma con il limite della durata, infatti la fune, soprattutto se di nylon, prima o poi si rompe e deve essere sostituito, lo scarico delle deiezioni trasportate dai raschiatoi può avvenire per gravità in una fossa interrata realizzata in testa a alla corsia servita, oppure in una canalizzazione trasversale alla corsia dotata di trasportatori a palette a moto continuo o alternato che convoglia il materiale alla concimaia, in associazione con un elevatore a rampa.

Uscite e percorsi di emergenza
Ciascun locale di un edificio in cui vengono svolte attività lavorative, deve essere dotato di un chiaro sistema di vie ed uscite di emergenza, appropriate ai rischi presenti nel locale al tipo di lavorazione che viene svolta e al numero di persone potenzialmente presenti nel locale.
In generale i criteri da adottare in materia, oltre alla specifica normativa antincendio da sottoporre ad approvazione da parte dei comandi dei vigili del fuoco sono i seguenti:
- prevedere percorsi e vie di emergenza e mantenerle sempre libere da ostacoli che ne possono impedire o limitare l'immediata fruibilità;
- prevedere percorsi e uscite di emergenza alternative preferibilmente dislocate in posizioni contrapposte; ciò per tenere conto che una sola via di esodo possa venire impedita per varie ragioni accidentali .
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