Mangimi

Sono granelle di cereali o leguminose oppure farine ottenute da granelle. Sorgo, avena, orzo, mais. Il 40% del mais coltivato in Italia è consumato nell'alimentazione animale. Nelle nostre zone (Emilia-Romagna) il mais fornisce per metro quadrato più sostanza secca di altre foraggere.
Il 90% del mais coltivato in Emilia Romagna è legato all'alimentazione animale, ma negli ultimi anni questa tendenza sta calando a causa del fatto che sta subentrando una nuova attività: quella del biogas.

Farina di Mais
Oltre ai cereali e alle leguminose ci sono piante proteoleaginose (soia, girasoli, pisello proteico, cotone, favino) forniscono principalmente proteine, ma anche energia.
Le granelle possono essere somministrate agli animali intere ma  è in totale disuso, a causa del fatto che i ruminanti non sono in grado di digerire le cariossidi, perché non possono essere ruminate visto il peso specifico superiore a quello del liquido ruminale, quindi passano indigente nello stomaco e finiscono così come sono nella concimaia.
Spezzato di mais
Il suino invece, è in grado invece di masticarle ma siccome è molto vorace quando mangia potrebbe capitare che non vengono masticate in modo corretto, inoltre le granelle intere possono essere scelte dagli animali che andrebbero a crearsi una loro dieta diversa da quella che vuole fare l'allevatore.
Ai polli si possono dare granelle intere, però un'alimentazione solo di mais può provocare basse produzione di uova e minor ingrasso.
Al colombo da carne, è permesso scegliere quello che vuole mangiare e quindi gli si possono sottoporre diverse ciotole con diverse combinazioni di cereali.

Pellet
I cereali in genere vengono ridotti a farine o spezzati in modo che l'animale non possa scegliere quello che gli piace di più e il problema della digeribilità viene così risolto.
Le miscele sono una composizione di diverse granelle con aggiunta di vitamine e sali minerali. Inoltre le farine miscelate possono essere sottoposti a diversi trattamenti fino ad essere ridotti in pellet.
I pellet si ottengono dall'umidificazione e ingrassatura delle farine e poi fatte passare in un trafilatore, quando escono dal trafilatore di tagliano tutti della stessa lunghezza. La grandezza del pellet dipende dal tipo di animali a cui si va a somministrare.


Vantaggi:
  • Gli animali non possono scegliere e tutti i cilindretti sono uguali dal primo all'ultimo;
  • Diminuisce la polverosi dell'allevamento;
  • Si conserva molto meglio delle farine;
  • Trattandolo termicamente si cuoce un po' l'amido e fa molta meno fatica l'animale a digerirla.
La pellettatura influisce di circa 1€ al q.le.
Favorisce la masticazione perché non riesce a deglutirlo intero e quindi con la produzione di saliva si creano degli enzimi che ne aiutano la digestione.

La somministrazione dei mangimi
secco
Si può scegliere di dare le miscele secche, in broda o umidificata. Queste metodologie sono tipiche del suino al quale non do fibra perché non deve ruminare.
L'alimentazione asciutta si può somministrare anche sul pavimento della porcilaia, perché il suino battezza una zona dove sporcare, uno zona dove dormire e una zona dove mangiare.
Sul pavimento grigliato si possono mettere delle mangiatoie, che in genere sono delle specie di tramogge dove metto il mangime.
Gli sfarinati sono un tipo di alimentazione che non fermenta mai. Quello umidificato e quello in broda a causa della presenza di acqua fermentano, e quindi è necessario riempirli e sostituire il mangime più volte al giorno.
broda
mangiatoia
Nel caso delle vacche da latte, l'alimentazione di sfarinati secchi provoca polvere, questa polvere può finire dentro la mungitrice e quindi si può correre il rischio di trovare elementi indesiderati nel latte.
La broda è tipica del suino, è nata nelle zone dei grandi caseifici come il grana Padano e il Parmigiano Reggiano, i quali dispongono grandi quantità di siero che, siccome il siero non può essere smaltito nelle fogne, viene utilizzato per la produzione di broda formata da siero (che contiene zuccheri e sali minerali, all'interno del siero c'è ancora un 6% di sostanza secca) e sfarinati.
Siccome la caseificazione si effettua al mattino, il siero è ancora caldo e di conseguenza anche la produzione della borda sarà calda e per il suino è molto più appetibile. Siccome la broda contiene grandi quantità di acqua fa molto presto ad acidificare.

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