Rivoluzioni in Europa

Rivoluzioni europee del ’48-’49 in Francia
In Francia il Re era Luigi Filippo d’Orleans che continuava a salvaguardare gli interessi della borghesia. Per questo si creò malcontento tra le opposizioni (bonapartisti, monarchici, fedeli e Borboni, repubblicani e radicali). Le masse operaie e i piccoli borghesi Non godevano di diritti politici. Inoltre in Francia si stava verificando una crisi economica molto grave, quindi si rafforzò l’opposizione al re. 
Questa alleanza tra fronti molto diversi contro il re diede inizio alla campagna dei banchetti pubblici ovvero riunioni politiche. La rivoluzione scoppiò a Parigi il 22 febbraio del 1848 inseguito alla proibizione dello svolgimento di uno di questi banchetti.
I combattimenti durarono 3 giorni e anche la guida nazionale si schierò con l’esercito. Il re fu costretto ad abbandonare Parigi, si creò un governo provvisorio con Louis Blanc e Alexander Martin nacque così la seconda repubblica (la prima era quella del 1792) e fu decretato suffragio universale maschile, inoltre la giornata lavorativa venne ridotta a 10 ore quotidiane e vennero creati gli ateliers-nationaux (opificio nazionale) che erano di proprietà dello stato e dovevano servire a diminuire la disoccupazione. Nell’aprile del ’48 venne eletta la costituente e i proprietari terrieri, che avevano paura dei socialisti perché volevano abolire la proprietà privata, votarono per i moderati isolando i radicali e i socialisti. Questo nuovo governo non attuò una politica di sostegno alla rivoluzione e fecero chiudere gli ateliers-nationaux (opifici nazionali) per bloccare i socialisti, di conseguenza il proletariato parigino insorse nuovamente per sciogliere la costituente: il governo diede potere a Cavignac che soffocò la rivolta nel sangue, in più a dicembre venne promulgata una costituzione molto lontana dagli interessi del proletariato in cui si sosteneva l’elezione a presidente del nipote di Bonaparte e fu eletto (votato da monarchici, cattolici e piccoli proprietari terrieri).

La rivoluzione in Europa centrale
In questo periodo ebbe luogo la primavera dei popoli intorno a Marzo-Giugno del 1848 cioè una serie di moti insurrezionali. L’area più interessata da questi moti fu l’Europa centrale perché le classi sociali erano state penalizzate dalla restaurazione e in più molti stati volevano l’indipendenza. 

  • La prima rivolta si registrò a Vienna e Metternich fuggì in Inghilterra. Poco dopo altre insurrezioni ebbero luogo in altre zone dell’impero asburgico come a Praga dove i cittadini cechi costituirono un governo nazionale autonomo e poi a Budapest dove il movimento rivoluzionario guidato da Kossuth rivendicò l’indipendenza da Vienna.
  • Prussia, scoppiò una rivolta che obbligò il sovrano Federico Guglielmo IV a convocare una costituente.
  • Germania, la questione prevalente era l’unità nazionale, durante l’assemblea costituente che si riunì nel maggio del ’48 emersero due posizioni contrarie: i Grandi tedeschi che volevano creare uno stato federale guidato dagli Asburgo e comprendente tutti i popoli di lingua tedesca e i piccoli tedeschi che volevano escludere l’Austria dallo stato. I piccoli tedeschi ebbero la meglio, ma quando l’assemblea offrì la corona della nuova nazione al re di Prussia, questi rifiutò. Questo rifiuto portò le forze moderate ad abbandonare il parlamento, che quindi venne sciolto. Tutti i principi tedeschi revocarono tutte le costituzioni.
  • In Austria scoppiano altre rivolte per avere l’indipendenza, ma il governo riuscì a sedare tutte le rivolte, grazie al generale Windischgratez che bombardò Praga e fermò tutte le altre rivolte, l’imperatore Ferdinando abdicò a favore di Francesco Giuseppe che dovette fronteggiare la ribellione degli Ungheresi. Siccome non riusciva a sconfiggere da solo i rivoluzionari sfruttò le minoranze etniche in Ungheria e si accordò con lo zar di Russia che lo aiutò a sconfiggere l’esercito rivoluzionario ungherese 1849.


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