La patata
La patata appartiene alla famiglia delle Solanaceae e al genere solanum.
Descrizione morfologica
Apparato radicale
L'apparato radicale della patata è riconducibile ad un sistema fascicolato, diffuso in particolare nei primi 30 cm di terreno, i fusti sotterranei della patata detti stoloni, una volta che la radicazione ha raggiunto un certo sviluppo e poco prima della fioritura iniziano ad accumulare al proprio apice sostanze di riserva, formando in questo modo il tubero.
Tubero
Il tubero è la parte terminale di uno stelo ingrossato e quindi di quest'ultimo mantiene i caratteri sul tuo tubero si distingue un'ombelico, vale a dire l'area di attacco dello stolone e all'estremo opposto una testa dove sono collocate a spirale le gemme.
La forma dei tuberi è varia: rotondeggiante, oblunga, reniforme, a clava.
La buccia può essere gialla o rossa, mentre la pasta interna può essere bianca o gialla. Il tubero quindi, può essere di quattro tipi che risultano dalle combinazioni dei colori di buccia e pasta.
Descrizione morfologica
Apparato radicale
L'apparato radicale della patata è riconducibile ad un sistema fascicolato, diffuso in particolare nei primi 30 cm di terreno, i fusti sotterranei della patata detti stoloni, una volta che la radicazione ha raggiunto un certo sviluppo e poco prima della fioritura iniziano ad accumulare al proprio apice sostanze di riserva, formando in questo modo il tubero.
Tubero
Il tubero è la parte terminale di uno stelo ingrossato e quindi di quest'ultimo mantiene i caratteri sul tuo tubero si distingue un'ombelico, vale a dire l'area di attacco dello stolone e all'estremo opposto una testa dove sono collocate a spirale le gemme.
La forma dei tuberi è varia: rotondeggiante, oblunga, reniforme, a clava.
La buccia può essere gialla o rossa, mentre la pasta interna può essere bianca o gialla. Il tubero quindi, può essere di quattro tipi che risultano dalle combinazioni dei colori di buccia e pasta.
- buccia rossa a pasta bianca;
- buccia rossa a pasta gialla;
- buccia gialla a pasta bianca;
- buccia gialla a pasta gialla.
L'apparato epigeo della pianta è costituito da due o più fusti angolosi, leggermente pubescenti, con nodi ingrossati di altezza variabile di altezza variabile tra 0,30 a 1 m.
Le foglie sono composte da 5-9 foglioline.
L'infiorescenza è un corimbo con fiori ermafroditi campanulati. Il frutto, è una bacca carnosa, non commestibile, di colore bruno, verde o violaceo con circa 150-300 semi reniformi, piatti.
Il tubero-seme dopo un periodo di riposo di circa due mesi dalla maturazione incontrando condizioni favorevoli di temperatura vale a dire circa 6-8 °C inizia la germogliazione a partire dalle gemme apicali, se la temperatura scende al di sotto dei 3-4 °C i tuberi possono entrare in stasi vegetativa in attesa di più alte temperatura con temperature intorno a 15-18 °C il germogliamento e la crescita sono molto rapidi.
Esigenze ambientali
La coltura da considerarsi neutrodiurna o brevidiurna. La temperatura cardinale minima della patata è intorno a 6-8°C, la temperatura ottimale per la crescita è intorno a 15-18°C. Temperature inferiori a -3°C provocano la morte dell'apparato fogliare e il congelamento dei tuberi.
I terreni più indicati per questa coltura risultano quelli di medio impasto o tendenzialmente sciolti, con buona struttura.
I valori ottimali di pH sono quelli all'interno dell'intervallo 6-6,5.
Tecnica colturale
Avvicendamento
La patata comune considerata coltura da rinnovo viene generalmente piantata a marzo in pianura o a maggio in montagna per essere raccolta rispettivamente in agosto e in settembre.
Preparazione del terreno
L'aratura, sostituibile con una lavorazione a due strati seguita dall'erpicatura può essere effettuata anche per interrare i fertilizzanti e i concimi. L'iniziale autonomia della pianta dovuta alle riserve del tubero inducono a frazionare gli apporti di azoto, che raggiunge la migliore efficienza di utilizzazione quando viene distribuito 1/3 alla semina e la restante quota in copertura, eventualmente ancora divisa in due interventi.
Il fosforo può essere invece distribuito in presemina e alla semina, il potassio, elemento richiesto in maggiore misura, può essere distribuito in presemina.
Piantamento e controllo delle infestanti
L'avvio della coltura avviene utilizzando i cosiddetti tuberi-seme che devono assicurare la riuscita della coltura e quindi devono avere un peso intorno a 50-80 gr. non devono presentare malattie, non devono avere malformazioni, raggrinzamenti o necrosi.
I tuberi troppo grossi possono originare 4-6 steli, che producono molti tuberi ma piccoli.
In genere per il piantamento si utilizzano 2-3 t/ha di tuberi seme, interrati a circa 5-8 cm di profondità su file distanti 70-75 cm con investimenti medi pari a circa 5-8 piante a metro quadro.
La semina può essere effettuata con apposite macchine piantatrici in grado di aprire il solco.
Le infestanti collocate nell'interina che possono essere controllate con una sarchiatura effettuata una volta avvenuta l'emergenza della coltura.
Principali avversità e controllo
Per quanto riguarda i principali insetti parassiti della coltura, vengono utilizzate tecniche integrare principalmente basate su:
- rotazione e utilizzo di bacillus turingensis, per combattere la dorifora.
- esce alla crusca con piretrine per combattere le nottue.
- lunghe rotazioni solarizzazione, varietà resistenti ed eliminazione dei residui colturali per combattere i nematodi.
Irrigazione
Il periodo critico per la coltura è l'intervallo di 20 gg prima e 20 gg dopo la fioritura , in questo periodo la coltura non dovrebbe subire stress idrici e quindi a seconda delle condizioni pedoclimatiche si deve assicurare attraverso l'irrigazione.
Raccolta e resa produttiva
La raccolta deve essere effettuata a tuberi maturi che si distaccano facilmente dagli stoloni buccia aderente, resistente e suberificata.
La raccolta può essere eseguita in condizioni di terreno umido con macchine escavatrici che dissotterrano i tuberi che vengono lasciati lungo le file e solo successivamente prelevati, in alternative con macchie escavatrici-raccoglitrici in grado di effettuare le due operazioni , le produzioni unitarie sono piuttosto variabili, esse possono raggiungere punte di 20-34 tonnellate per ettaro di patate primaticce e di 40-35 tonnellate per ettaro di patate di stagione.
Conservazione e trattamenti post raccolta
La temperatura di conservazione ottimale è di circa 5-6°C mantenuti all'interno di magazzini refrigerati dove le patate possono conservate in cumuli dall'altezza di 3-5 m su pavimento grigliata la cui massa di umidità varia.
Qualità e caratteristiche del prodotto
I tuberi contengono circa il 70-80% di acqua e il 20-30% di sostanza secca quest'ultima in gran parte costituita in estratti inazotati. L'industria di patate inscatolate privilegia un basso contenuti in sostanza secca. Valori intorno al 17-19% permettono di ottenere patate non scotte e quindi adatte al consumo in insalata.
Valori più elevati intorno al 20% permettono di collocare bene la patata per tutte le destinazioni anche industriali, mentre valori ancora elevati del 22-25% aumentano la farinosi e rendono la patata adatta alla preparazione di purè.
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