La guerra Franco-prussiana e la nascita del Reich tedesco, La comune di Parigi, Il fallimento della politica riformista di Alessandro II in Russia
La guerra Franco-prussiana e la nascita del Reich tedesco
Questo rafforzamento della Prussia aveva cambiato i rapporti di forza in Europa specialmente in Francia dopo che napoleone III voleva delle garanzie riguardo l’indipendenza degli stati del sud, Bismark invece aveva capito che l’unificazione della Germania non era evitabile e quindi sapeva di dover combattere una guerra contro la Francia.
Lo spunto per iniziare la guerra derivò dal problema della successione al trono di Spagna dopo che Bismark ne approfittò per proporre come candidato un principe prussiano, la Francia protestò e la Prussia ritirò la proposta ma napoleone pretese che Guglielmo non appoggiasse mai più nessuna candidatura. Il re di Prussia respinse le richieste dei Francesi e suscitò il risentimento dei Francesi.
Nonostante l’impreparazione militare della Francia Napoleone dichiarò guerra alla Prussia 1870 in due mesi l’esercito prussiano vinse a Sedan. Il popolo parigino insorse e proclamò la repubblica, intanto in Germania nacque l’impero federale di Germania, l’unificazione tedesca era quindi compiuta anche se la nuova nazione non era basata sulla democrazia, ma sul nazionalismo violento.
La comune di Parigi
Dopo la caduta di Napoleone III nelle provincie Francesi si formò un nuovo esercito repubblicano, lo stesso Garibaldi intervenì a favore della Francia e battè la Prussia a Digione. Parigi resistette solo fino al 1871 poi firmarono l’armistizio, al potere andò Thiers.
I trattati di pace erano molto duri per la Francia e a Parigi scoppiò un’insurrezione popolare che culminò nella creazione di un’assemblea municipale con molti poteri: la comune rivoluzionaria.
Questa rivolta fu originata dal malcontento della popolazione a causa della guerra dalle trattative di pace sfavorevoli alla Francia . Lo scopo di questo movimento rivoluzionario fu quello di richiedere il potere per i lavoratori. Il governo della comune tentò di unificare le funzioni esecutive e legislative, la creazione di milizie popolari, la confisca di beni ecclesiastiche e la separazione tra stato e chiesa.
Il trattato di Francoforte stabilì che la Francia dovesse cedere alla Germania l’Alsazia e la Lorena due regioni molto ricche di minerali, subito dopo a Parigi si formò un esercito che assediò Parigi per fermare la comune.
L’esperienza della comune divenne un modello da seguire per tutti i socialisti.
Il fallimento della politica riformista di Alessandro II in Russia
La sconfitta della guerra di Crimea per la Russia provocò diversi cambiamenti. Il nuovo zar Alessandro II cerca di fare delle riforme nei diversi settori: attenuò la censura allentò la sorveglianza della polizia e in campo economico ridusse le barriere doganali per favorire gli scambi con l’estero, ampliò il sistema ferroviario. Tuttavia il problema di fondo della società russa era che si trattava di una società agricola arretrata socialmente ed economicamente in cui si avvenivano spesso ribellioni, il lavoro servile dei contadini era fondamentale per sostenere un sistema agrario basato sulle comunità di villaggio chiamate (mir) e le ricchezze prodotte da queste comunità venivano riscosse dai nobili. Era una società molto feudale.
Alessandro II allora abolì la servitù della gleba. I provvedimenti dello zar però non risollevarono le masse operaie dalla miseria perché le terre migliori erano comunque dei nobili, anzi la situazione per loro peggiorò.
Allora lo zar colpì le masse rurali che si ribellarono (i polacchi nel 1863). Un gruppo di studenti tentò di uccidere lo zar ma non ci riuscì e quindi la repressione divenne ancora più forte. Allora si riunirono diversi gruppi rivoluzionari segreti che riuscirono ad uccidere lo zar.
Commenti
Posta un commento