Accrescimento e maturazione dei frutti

Accrescimento dei frutti
Una volta avvenuta l'allegazione, il frutto inizia il proprio accrescimento in volume. L'accrescimento dei frutti allegati è dovuto all'accumulo crescente di carboidrati sali minerali e acidi organici. E' importante mantenere per tutto il ciclo annuale della pianta un rapporto ottimale tra il numero di foglie e il numero di frutti, cioè tra aspetto vegetativo e aspetto riproduttivo. Altro fattore che influisce sulla crescita dei frutti è la disponibilità di acqua e di elementi nutritivi, che deve essere equilibrata. I semi svolgono un'azione importante nel ciclo di accrescimento e maturazione dei frutti perché producono ormoni che favoriscono la moltiplicazione delle cellule e la differenziazione dei tessuti.
L'accrescimento dei frutti si svolge in due fasi successive.

  • la divisione cellulare, chiamata anche citochinesi, la cui durata è molto variabile a seconda della specie: in questa fase, si verifica una rapida e intensa moltiplicazione cellulare, che comporta un aumento notevole del numero delle cellule, il cui diametro rimane in genere piuttosto piccolo.
  • La distensione cellulare, durante la quale le pareti delle numerose cellule formatesi durante la fase precedente si distendono, determinando un aumento di volume del citoplasma.
  • La distensione cellulare è regolata dall'azione concomitante delle auxine e delle giberelline.
Maturazione dei frutti
La maturazione dei frutti è un processo complesso durante il quale si verifica tutta una serie di trasformazioni biochimiche, stimolate in particolare dall'etilene, ormone tipico della maturazione.
  • La maturazione di raccolta, che è la base ottimale in cui il frutto è idoneo alla raccolta. Corrisponde al momento in cui il frutto ha raggiunto le sue massime dimensioni.
  • La maturazione di consumo, che è la fase ottimale in cui il frutto è idoneo al consumo.
  • La maturazione industriale, che è la fase ottimale in cui il frutto è idoneo alla trasformazione.
  • La maturazione fisiologica, che corrisponde al momento in cui i semi sono maturi.
La fase successiva alla maturazione viene chiamata senescenza.

Modello sigmoidale di accrescimento dei frutti
  1. Divisione cellulare, questa fase inizia con l'allegazione ed è caratterizzata da un'intensa moltiplicazione delle cellule; l'accrescimento di diametro dei frutti è molto lento così come quello del seme e dell'embrione.
  2. Distensione cellulare, in questa fase le cellule non si dividono ulteriormente ma aumentano notevolmente di volume grazie alla distensione delle pareti cellulari. la respirazione decresce lentamente fino a raggiungere un punto minimo chiamato minimo climaterico. Al termine della distensione cellulare il frutto raggiunge il suo massimo diametro che coincide con la maturazione di raccolta.
  3. Climaterio, segue la maturazione di raccolta, la respirazione cresce fino a raggiungere il massimo climaterio, momento che coincide con la maturazione di consumo. I frutti che presentano questa fase vengono chiamati frutti climaterici. Essi sono in grado di maturare anche una volta che sono stati staccati dalla pianta grazie alla produzione autocatalitica di etilene da parte del frutto stesso.
  4. Senescenza, inizia dopo la maturazione di consumo, il frutto perde progressivamente le sue caratteristiche sensoriali: la consistenza della polpa si riduce e questa diventa progressivamente più deliquescente; si possono inoltre innescare reazioni enzimatiche che degradano il frutto rendendolo non commestibile.
Modello a doppia sigmoide
  1. Divisione cellulare, questa fase inizia con l'allegazione ed è caratterizzata da un'intensa moltiplicazione delle cellule, la respirazione è molto elevata all'inizio e decresce rapidamente, mentre l'accrescimento di volume dei frutti è piuttosto rapido; anche il seme e l'embrione aumentano rapidamente di dimensioni.
  2. Indurimento dei semi, in questa fase si verifica un notevole rallentamento della crescita di diametro dei frutti, mentre il seme perde acqua e si lignifica contemporaneamente l'embrione completa la sua formazione.
  3. Distensione cellulare, in questa fase le cellule aumentano di volume grazie alla distensione delle pareti cellulari. La respirazione decresce lentamente e in modo progressivo durante l'ultima parte di questa fase si verifica la maturazione del frutto, grazie all'etilene che proviene dalla pianta: questo tipo di frutti chiamati non climaterici non sono in fatti in grado di produrre autonomamente etilene.
  4. Senescenza, questa fase è analoga a quella descritta nel modello sigmoidale.
Anomalie durante l'accrescimento dei frutti
  • Avversità ambientali: la grandine, le gelate tardive, i colpi di caldo improvvisi, le piogge intense e persistenti, oltre che i fattori biotici (attacchi di insetti fitofagi e la diffusione di malattie crittogamiche).
  • Squilibri idrici e/o nutrizionali, le carenze idriche e/o di elementi nutritivi ma anche le carenze di acqua e di azoto che favoriscono l'aspetto vegetativo nei confronti di quello riproduttivo, sono le più importanti. 
  • Utilizzazione di tecniche colturali scorrette, in particolare potature mal eseguite e/o effettuate in epoca sbagliata, irrigazioni e concimazioni eccessive.
  • Colatura, è la caduta dei fiori non allegati e viene considerato un fenomeno fisiologico se non supera il valore della percentuale normale di fecondazione.
  • Cascola, è la caduta dei frutti anticipata, cioè prima che giungano a maturazione. 
  • Cascola post-allegagione, si verifica da una a due settimana dopo la fioritura in larga misura è un fenomeno fisiologico, perché svolge una funzione di equilibrio della carica dei frutti in funzione della pianta.
  • Casola di giugno, è chiamata anche June drop, perché si verifica normalmente nel mese di giugno, ma in alcune piante come il melo può venire a maggio; anche questa è in buona parte un fenomeno fisiologico, in quanto la pianta attraverso questo meccanismo elimina i frutti in eccesso per riequilibrare il rapporto tra numero di foglie e numero di frutti.
  • Cascola pre-raccolta, si verifica da un mese a pochi giorni prima del raggiungimento della maturazione di raccolta soprattutto in diverse varietà di melo e pero e nell'olivo; è sempre considerata patologica, perché determina una perdita netta di sostanza secca, dato che i frutti che cadono sono ormai del tutto formati.
  • Filatura, consiste nella trasformazione delle infiorescenze della vite in viticci, prima che avvenga la fioritura : si ha così la trasformazione di un organo riproduttivo in un organo vegetativo.
  • Acinellatura: questo fenomeno si verifica quando un certo numero di acini rimangono di dimensioni ridotte e vengono perciò chiamati acinelli. acinellatura verde, gli acini, oltre a essere piccoli, rimangono di colore verde e non arrivano a maturazione; questo fenomeno è considerato sempre patologico perché, oltre a ridurre la produzione, può interferire con la vinificazione.
  • Acinellatura dolce, in questo caso gli acini, pur rimanendo di ridotte dimensioni cambiano di colore durante l'invaiatura come gli acini normali, e spesso sono anche più ricchi di zuccheri; questo fenomeno, di natura genetica è considerato fisiologico.
Alternanza di fruttificazione
Questo fenomeno è da considerarsi negativo perché crea uno squilibrio permanente nella pianta, la qualità e la quantità della produzione: nelle annate di carica i frutti molto numerosi, rimangono piccoli; in quelle di scarica, la pezzatura dei frutti è più elevata, ma il loro numero è limitato.
In entrambi i casi ciò avviene perché l'equilibrio che dovrebbe sussistere tra numero di foglie e numero di frutti è ampiamente alterato.
Per prevenire questo fenomeno è necessario eseguire regolari potature e un efficace diradamento dei frutti soprattutto negli anni di carica.

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