L’alleanza con i cattolici, Il secolo della fisica e della velocità, Guerre e alleanze a fine Ottocento, Alleanza tra Francia e Russia, L’Europa verso la guerra

L’alleanza con i cattolici
Giolitti presentò un progetto di riforma elettorale per rendere il sistema politico più democratico: concesse il diritto di voto non solo ai cittadini maggiorenni che sapessero leggere e scrivere, ma anche agli analfabeti. Gli elettori passarono da 3 milioni a 8 milioni.
Nel partito socialista nel 1912 vinse la parte più radicale che volva la guerra tra i capitalisti e i proletari. Il giornale dei socialisti venne guidato da Mussolini che si era schierato contro la guerra. Allora Giolitti aveva capito che avrebbe potuto perdere le elezioni perché con il nuovo sistema elettorale molti votanti appoggiavano i socialisti e per riuscire a vincere si alleò con i cattolici. Questo accordo venne chiamato patto Gentiloni: ai cattolici venne concesso di andare a votare per un candidato liberale purché non sostenesse proposte di legge contrarie alla chiesa.
Quindi le elezioni del 1913 furono le prime a suffragio universale maschile e le prime a cui parteciparono i cattolici che fino a quel momento avevano seguito gli insegnamenti del papa (non expedit e ne eletti ne elettori).
Con le elezioni del 1913 venne abbandonato il principio di non andare a votare, ma solo in quanto elettori.
Solo nel 1919 i cattolici poterono essere votati nel partito popolare. Il governo dopo queste elezioni venne affidato a Salandra.

Il secolo della fisica e della velocità
Il ‘900 può essere definito il secolo delle masse perché tutti gli eventi riguardarono milioni di persone, ma anche il secolo della scienza e della tecnica perché si raggiunsero traguardi mai visti in precedenza.
  • Planck scoprì i quanti (particelle di energia)
  • Einstein studiò la luce e la teoria della relatività secondo cui la velocità della luce è 300 000 km al secondo ed è l’unico valore invariabile nell’universo, perché il tempo e lo spazio sono variabili.

Guerre e alleanze a fine Ottocento
Le cause della prima guerra mondiale vanno ricercate nel cambiamento di equilibrio che ci fu in Europa alla fine dell’Ottocento: nel 1875 le due provincie di Bosnia ed Erzegovina controllate dai turchi si ribellarono. La Serbia e il Montenegro intervennero a favore dei ribelli per cercare di essere indipendenti dai turchi.
La Serbia e il Montenegro furono sconfitti dai turchi, allora intervenne la Russia che con la scusa di sostenere Serbia e Montenegro cercò di allargare il proprio dominio nei Balcani. I russi vinsero contro i turchi, quindi i russi diventarono più potenti. L’Inghilterra l’Austria e l’Ungheria minacciarono di fare guerra alla Russia. Questa crisi si risolse nel 1888 al congresso di Berlino: la Russia dovette rinunciare alla Bulgaria, ma l’Austria-Ungheria ottenne la Bosnia-Erzegovina e l’Inghilterra ottenne l’isola di Cipro. La Russia quindi uscì sconfitta dal congresso di Berlino, guidato da Bismarck che aveva sostenuto gli interessi di Austria-Ungheria e Inghilterra. Infatti nel 1879 fece un’alleanza con l’impero asburgico.
La Francia qualche anno dopo occupò la Tunisia e l’Italia protestò contro questo gesto ma senza successo perché era troppo debole e quindi doveva allearsi con qualcuno. Allora decise di allearsi con la Germania nella Triplice alleanza: Italia, Germania e Austria-Ungheria nel 1882. Questo era un accordo difensivo cioè in caso di attacco a uno dei tre paesi alleati, gli altri sarebbero intervenuti.

Alleanza tra Francia e Russia
Il nemico principale della triplice alleanza era la Francia: la Germania era in tensione con la Francia in seguito alla conquista dell’Alsazia-Lorena; l’Italia temeva che la Francia si espandesse troppo in africa. Con questa alleanza l’Italia rimandava l’annessione di Trento e Trieste che erano controllati dagli austriaci. La Francia si alleò con la Russia in un’alleanza difensiva (i banchieri francesi avevano prestato molti capitali alla Russia per l’industrializzazione della Russia.

L’Europa verso la guerra
Alla fine dell’800 la Germania era accerchiata e il suo principale problema era come decidere di affrontare un’eventuale conflitto su due fronti. La soluzione venne dal generale Schlieffen, che capì che bisognava compiere un’attacco a sorpresa, quindi decise di occupare il Belgio (neutrale) per puntare a Parigi. 
Il punto debole era l’attraversamento del Belgio perché avrebbe costituito una violazione degli accordi internazionali e avrebbe provocato la reazione della Gran Bretagna.
Poco prima della prima guerra mondiale la Germania attuò una politica ostile nei confronti degli inglesi: i tedeschi pensavano di poterli sconfiggere via mare, quindi la Germania si riarmò per una guerra navale. L’Inghilterra in risposta costruì le Dreadnoughts e si alleò con la Francia e la Russia.
A questo riarmo navale si oppose Walter Rathenau un dirigente di un complesso industriale.

Siccome non c’erano più possibilità di colonizzare territori per espandersi, l’unico modo per gli europei per dimostrare la propria forza era di costruire una flotta da guerra potente.

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