L’instabilità dell’Europa balcanica, L’attentato a Sarajevo, La guerra di trincea, L’intervento americano
L’instabilità dell’Europa balcanica
Tutta l’Europa era a rischio di scontro e i territori più pericolosi era la regione balcanica perché il regno di Serbia voleva allargarsi per costituire uno stato nazionale con tutti i popoli iugoslavi.
Nel 1911 ci fu uno scontro tra l’Italia e la Turchia per le colonie Italiane in Africa e l’anno successivo la Serbia istituì una lega balcanica per attaccare l’impero ottomano che fu sconfitto, dato che era già indebolito dal conflitto con l’Italia. L’impero ottomano quindi perse tutti i possedimenti in Europa. Preoccupata dall’espansione della seria, l’Austria l’Ungheria e l’Italia fondarono lo stato dell’Albania per impedire alla Serbia di arrivare sull’Adriatico.
L’attentato a Sarajevo
Il 28 giugno 1914 a Sarajevo Gavrilo princip uccise Francesco Ferdinando d’Asburgo. Dietro questo attentato c’era una cospirazione di un gruppo chiamato giovane Bosnia che voleva riscattare gli stati del sud dalla dominazione straniera.
Il governo austro-ungarico mandò un ultimatum alla Serbia il 23 luglio 1914, pur sapendo che la Serbia in caso di conflitto sarebbe stata aiutata dalla Russia e di conseguenza sarebbe potuto diventare un conflitto europeo.
L’ultimatum richiedeva ai serbi di fare un’inchiesta sull’attentato a cui avrebbero partecipato anche gli austriaci. I serbi non accettarono questa intromissione politica, quindi il 28 luglio venne consegnata al governo serbo una dichiarazione di guerra.
Nessuna delle potenze europea aveva intenzione di entrare in guerra, però se non avessero partecipato sarebbe stato interpretato come un gesto di debolezza. Inoltre tutti i trattati e le alleanze prevedevano un’intervento solo in caso di attacco.
Il 1 agosto del 1914 la Germania entra in guerra con la Russia e di conseguenza con la Francia sua alleata. I socialisti di ogni paese approvarono l’entrata in guerra di ogni stato.
Il 2 agosto la Germania invase il Belgio e di conseguenza l’Inghilterra dichiarò guerra alla Germania (la resistenza belga fu controllata con le fucilazioni di ostaggi).
In un mese i tedeschi arrivano vicino a Parigi. Il 5 settembre sul fiume Marna gli eserciti francese e inglese attaccarono quello tedesco e vinsero. Nell’Ottobre del 1914 la situazione si bloccò e il conflitto si trasformò in una guerra di posizione, ovvero: i due eserciti si fermarono lungo la linea che percorreva la Francia che venne chiamato fronte occidentale
La guerra di trincea
Questa situazione di stallo era provocata dalle nuove armi moderne come cannoni, mitragliatrici, lanciafiamme e carri armati.
Le condizioni dei soldati erano drammatiche e le capacità difensive degli eserciti era superiore alla capacità di attacco. Anche il gas venne utilizzato in questa guerra per la prima volta ma presto si accorsero che era pericoloso anche per chi lo usava.
Nel 1916 si combatterono due battaglie quella di Verdun e quella della Somme. A Verdun i Francesi respinsero i tedeschi e sulla Somme gli inglesi subirono molte perdite.
La prima guerra mondiale fu un conflitto di massa perché portò al fronte una quantità di uomini immensa (anche provenienti dalle colonie).
Gli inglesi istituirono un rigido blocco navale per paralizzare il governo tedesco. Il tedesco Rathenau capì che bisognava riorganizzare l’economia tedesca e requisì e ridistribuì le materie prime disponibili (fine del modello liberista).
Nel giugno 1916 la flotta da guerra tedesca si scontrò con quella inglese nella costa dello Jutland, ma i tedeschi non riuscirono a forzare il blocco navale quindi, iniziarono una guerra sottomarina, con l’uso di sommergibili che affondavano tutte le navi che arrivavano in Inghilterra. Il fallimento dell’offensiva sottomarina tedesca è una della cause della sconfitta tedesca in guerra perché non riuscirono a danneggiare gli inglesi, ma al contrario subirono molti danni.
L’intervento americano
Questa guerra di logoramento nel 1917 subì un mutamento a causa dell’ammutinamento di molti soldati e delle dure condizioni di vita della popolazione. Sul fronte orientale la Germania era stata inarrestabile e aveva vinto la guerra. Questa situazione provocò la caduta dello zar di russia e la creazione di un nuovo governo guidato da Lenin che nel 1918 firmò una pace con i tedeschi, la pace di Brest-Litovsk con gravissime perdite per la Russia.
Per la Germania la resa della Russia significò potersi concentrare soltanto sul fronte occidentale, però nel 1917 gli Stati Uniti erano entrati in guerra contro l’esercito tedesco: la Germania avrebbe vinto solo se fosse riuscita a sconfiggere Francia e Inghilterra prima dell’arrivo delle truppe americane.
Il presidente americano era Wilson, che enunciò i 14 punti cioè gli obiettivi che l’America si poneva con l’entrata in guerra e la vittoria: gli stati uniti vengono presentati come garanti della libertà di navigazione, il principio di nazionalità era il criterio migliore per risolvere i poteri europei (Alsazia e Lorena alla Francia, la Polonia indipendente e la fine dell’impero austro-ungarico).
Nell’ultimo punto Wilson proponeva l’istituzione di una società delle nazioni cioè un’organismo internazionale che garantisse l’indipendenza di tutti gli stati.
L’intervento degli stati Uniti nella prima guerra mondiale ha dato inizio agli interventi americani in Europa e ha permesso la vittoria dei francesi e degli inglesi.
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